Precipita dal quarto piano nel Napoletano, il miracolo di Natale: la donna è viva


Un vero e proprio miracolo di Natale è quello raccontato dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate: una donna, precipitata dal quarto piano di un palazzo a Pozzuoli, soccorsa tempestivamente dal 118 e trasportata al vicino ospedale, è viva.

Precipitata dal quarto piano di un palazzo a Pozzuoli: è viva

“Stamattina alle ore 7:15 il 118 di Pozzuoli viene allertato per paziente defenestrato a via Vitaliano Brancati, a Monteruscello. In pochissimi minuti, automedica e ambulanza sono sul posto ed iniziano le manovre salvavita sulla donna precipitata, per motivi ancora da chiarire, dal quarto piano di una palazzina popolare” – si legge sui canali social dell’associazione.

“Una volta stabilizzata l’anziana donna (circa 70 anni), viene trasportata al Red Point del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli…viva! Naturalmente prima di gridare al vero e proprio miracolo si attendono i risvolti clinici, la donna versa comunque in gravi condizioni“.

“Complimenti agli equipaggi di Croce Italia Area Flegrea in convenzione con il servizio 118 della Napoli 2. Forze dell’ordine sul posto indagano sulla vita privata della donna per comprendere l’intera dinamica dell’accaduto e per ascoltare la versione del marito presente nell’appartamento al momento dell’accaduto”.

Pochi giorni prima, invece, era stata un’altra donna ad essere salvata dopo una rovinosa caduta, stavolta grazie ad un intervento effettuato all’ospedale CTO di Napoli. La paziente, che questo mese ha compiuto ben 100 anni, sarebbe giunta al pronto soccorso in gravi condizioni, con una frattura del collo femore. Un quadro clinico che avrebbe reso necessario l’immediato ricovero per sottoporre la paziente ad un intervento tempestivo.

L’anziana è stata operata presso la UOC di ortopedia e traumatologia ad indirizzo protesico e rigenerativo dall’equipe diretta dal dottore Luigi Cioffi e dalla dottoressa Patrizia Barone, responsabile anestesista della sala operatoria. La frattura è stata riparata salvando l’articolazione dell’arto con un chiodo endomidollare gamma, senza ricorrere a una protesi d’anca, e consentendo alla paziente di alzarsi in piedi e camminare a 24 ore dall’intervento.

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