Tante piccole lapidi bianche sono apparse, da ieri, in piazza Municipio, destando l’attenzione dei passanti: proprio da Napoli, infatti, ha preso il via la protesta contro la guerra che sta provocando migliaia di morti, bambini compresi, a Gaza.
La centrale piazza partenopea si è trasformata in un luogo di riflessione ma soprattutto di dolore. Non si può fare a meno di passeggiarvi senza fermarsi dinanzi a quei nomi ma soprattutto a quei numeri: 3 anni, 5 anni, 6 anni. Le età di bambini che hanno perso la vita troppo in fretta, per cause e modalità terrificanti.
Vittime innocenti di un disastroso conflitto che probabilmente nemmeno comprendono, così come coloro che dinanzi a quelle simboliche lapide non riescono a trattenere le lacrime, così come la città di Napoli che non riesce a restare indifferente a quel massacro di bambini e adolescenti.
Piazza Municipio è, così, diventata simbolo di quel grido di dolore, dove associazioni, cittadini e artisti si sono riuniti, nella mattinata di sabato 13 gennaio, per invocare con forza la fine di quel conflitto che ormai si porta avanti da troppo tempo. In piazza, a sostegno della pace, è giunta anche la celebre attrice Marisa Laurito.
“Il cessate il fuoco adesso è un obiettivo che ci dobbiamo porre perché non può essere la popolazione civile a pagare un prezzo così alto come lo sta pagando da diverse settimane. Siamo qui a testimoniare che c’è un’altra parte di questa realtà campana, napoletana che vuole fermare la guerra. Possiamo dare un contributo perché il nostro impegno è testimoniare che non c’è una Napoli che si guarda dall’altra parte“ – ha dichiarato Giovanni Sgambati, segretario generale UIL di Napoli e della Campania.