Un grave episodio di violenza domestica si è verificato a Qualiano, in provincia di Napoli, dove un uomo avrebbe picchiato più volte sua moglie per poi minacciare di morte lei e i loro figli, arrivando addirittura ad arrampicarsi sul terrazzo di casa per raggiungerli, insultando anche i carabinieri.
Intorno all’una di notte circa, il 112 è stato allertato per la presenza di un uomo, visibilmente agitato, sul balcone di un’abitazione, che tentava di aprire gli infissi mentre qualcun altro faceva di tutto per impedirglielo. Giunti sul posto, i militari dell’arma hanno notato il soggetto, evidentemente ubriaco, intento a minacciare la moglie e i figli che erano all’interno dell’appartamento.
“Ti sgozzo e butto i pezzi in una valigia” – urlava rivolgendosi alla moglie, minacciando poi di picchiare i carabinieri e bruciare tutto. Non senza difficoltà, l’uomo, di 56 anni, è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e minaccia al pubblico ufficiale.
Stando a quanto ricostruito, l’uomo sarebbe rientrato a casa da solo intorno alle 16. Ai figli avrebbe detto che la moglie si trovava nel garage, riversa a terra priva di sensi. Di qui la corsa dei due ragazzi che, temendo per le condizioni della mamma, probabilmente imputabili al padre stesso, l’hanno raggiunta e portata in ospedale.
Dimessa dopo qualche ora senza alcuna prognosi, la donna è salita nell’auto del marito che nel frattempo aveva raggiunto i figli al pronto soccorso. I ragazzi, invece, sarebbero rientrati con la propria auto ma lungo la strada hanno avvistato l’auto dei genitori ferma con le portiere aperte: la madre era a terra e il padre la prendeva a schiaffi. Soccorsa ancora una volta, la vittima è così tornata a casa con i due ragazzi.
Il 56enne, tuttavia, non si è arreso e nonostante il tentativo dei figli di bloccare la porta d’ingresso si è arrampicato fino al balcone per accedere in casa attraverso la finestra della cucina. I due, tuttavia, hanno provveduto ad impedirgli l’accesso anche da quella parte, lasciandolo sul terrazzino fino all’arrivo dei carabinieri. L’uomo è stato trasferito in carcere ed è in attesa di giudizio. Dalla denuncia sarebbero emersi decenni di violenze, oltre 20 anni di matrimonio e vessazioni mai segnalate.