Luca Abete, celebre inviato di Striscia la Notizia, è tornato a Napoli per far luce su una insolita prassi documentata all’interno del cimitero comunale di Miano dove, per ottenere un loculo, bisogna non solo pagare cifre molto alte al Comune ma anche corrispondere una corposa “mazzetta” al custode.
“Dovreste fare un bonifico al Comune di Napoli di 4.300 euro in un’unica soluzione, poi 200 euro di assegnazione glieli diamo all’incaricato. È una prassi normalissima” – dice un addetto rispondendo alla richiesta di informazioni di un complice di Luca Abete, giunto sul posto fingendo di voler acquistare un loculo prendendo parte al servizio.
“Devi acquistare una nicchia? Ci sono tutte le file disponibili. Che fila volete? La quinta fila viene 4.500 euro, 200 euro di assegnazione e 4.300 si fa il bonifico. I 200 euro servono per l’assegnazione e per il contratto perché io vi faccio l’esigenza immediata” – spiega poi il cosiddetto incaricato, sottolineando che i 200 euro vanno pagati “a mano” e che non devono essere assolutamente accorpati al bonifico intestato all’amministrazione.
Una sorta di “mazzetta” non prevista dalla prassi legale come chiarito negli uffici della ditta che gestisce il cimitero per conto del Comune: “Queste famose 200 euro che chiedono lì, nell’ufficietto di Miano senza possibilità di pagarli con lo stesso bonifico, non esistono proprio. Ce lo state dicendo voi come novità. Non ci vuole nessuna 200 euro“.
Ma c’è di più, a fronte di una somma maggiore, l’addetto sarebbe disposto a fare anche delle eccezioni come nel caso da lui stesso raccontato (sempre sapendo di non essere ripreso): “Venne una funzionaria di Milano, io ci ho parlato solo per telefono. Mi chiese ‘ma voi come fate, sicuro che mi date la nicchia?’ e io le dissi ‘certo che ve la do’. Lei diceva ‘ma a Milano è un’altra cosa’, io le ripetevo di non preoccuparsi. Le ho dato la nicchia come se avesse avuto la residenza a Miano. Quella ancora ora mi chiama, mi fa gli auguri. È una dirigente del Comune di Milano”.
Raggiunto da Luca Abete, tuttavia, l’incaricato che in precedenza aveva richiesto la somma ha ritrattato la sua posizione: “Non è vero, non ho chiesto nessun pagamento di 200 euro. Non si dà niente, non ho mai preso questi 200 euro. Luca, mica facciamo le magie qua”.