La sindaca di Sant’Antonio Abate questa mattina ha incontrato alcuni lavoratori del Grand Hotel La Sonrisa, noto ristorante conosciuto anche con il nome di Castello delle Cerimonie, di recente confiscato a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione.
Celebre locale di matrimoni, comunioni e cerimonie in grande stile, il Castello è divenuto oggetto di una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione. Il “regno” della famiglia Polese, capitanato ad oggi da donna Imma e suo marito Matteo, con la confisca esecutiva, diventerà parte del patrimonio immobiliare del Comune di Sant’Antonio Abate.
A rischio, dunque, non solo le feste (che per il momento si terranno regolarmente) ma soprattutto il posto di lavoro di centinaia di dipendenti, da anni impiegati all’interno del locale. Di qui le proteste avviate dagli stessi e l’incontro richiesto con la sindaca Abagnale, che ha accolto le loro preoccupazioni.
“Abbiamo ricevuto oggi una delegazione di lavoratori del Grand Hotel La Sonrisa, che hanno manifestato tutti i loro dubbi e le preoccupazioni in vista della futura confisca del complesso alberghiero, disposta dalla Suprema Corte di Cassazione. L’intera Amministrazione Comunale ha dimostrato loro vicinanza e solidarietà e, come sindaco di Sant’Antonio Abate, ho ribadito ai lavoratori che la vertenza per il riconoscimento dei loro diritti sarà portata su tutti i tavoli istituzionali” – ha detto la Abagnale.
“Al momento, in attesa di conoscere i termini, le condizioni e le tempistiche con cui si svolgeranno tutte le operazioni abbiamo ascoltato i lavoratori ed abbiamo preso in carico tutte le loro richieste, che ovviamente saranno riportate agli organi preposti. Come già annunciato nei giorni scorsi, ho personalmente chiesto un incontro al Prefetto di Napoli, Michele di Bari, per illustrargli tutte le problematiche connesse all’esecuzione della sentenza”.
“Se finora ho deciso di non commentare la vicenda è solo e soltanto nell’interesse di donne e uomini che, dopo anni di sacrifici e impegno, oggi rischiano il loro posto di lavoro. L’impegno di questa amministrazione al di là di tutto e nel massimo rispetto delle Leggi sarà quello di provare a salvaguardare i livelli occupazionali di una realtà molto importante per il territorio di Sant’Antonio Abate”.