Il dramma di Pasquetta, avvolti dalle fiamme mentre fanno il barbecue: 3 ragazzi ustionati
Apr 02, 2024 - Veronica Ronza
Ospedale Cardarelli
Anche quest’anno nella giornata di Pasquetta all’ospedale Cardarelli di Napoli sono accorsi diversi pazienti rimasti ustionati mentre si occupavano del tradizionale barbecue del Lunedì in Albis. In particolare sono stati tre i ragazzi rimasti gravemente feriti, il più piccolo di 18 anni, per aver utilizzato l’alcol per appiccare il fuoco.
Pasquetta, tre ragazzi ustionati al Cardarelli di Napoli
Tre giovani, tutti ricoverati presso la Terapia Intensiva Grandi Ustionati del Cardarelli per lesioni causate dalla combustione di alcol usato per cuocere la carne. Due, provenienti da Napoli e Sorrento, presentano ustioni rispettivamente del 30% e del 20%. Una terza persona è stata trasferita all’ospedale di Aversa. Il più giovane degli ustionati ha 18 anni.
Proprio nei giorni scorsi l’ospedale aveva lanciato una campagna per sensibilizzare la popolazione sull’elevato rischio correlato all’utilizzo di alcol per l’accensione di fuochi. Ogni anno, infatti, circa il 30% dei ricoveri nel reparto Grandi Ustionati sono causati dall’utilizzo di alcol etilico per l’accensione di fuochi. Queste ferite causano dolore, cicatrici indelebili e nei casi più gravi la morte.
Solo nel 2023, sono stati 30 i feriti gravi che sono stati accolti dal reparto Grandi Usionati a causa di combustione dovuta all’accensione di fuochi con sostanze infiammabili (utilizzate impropriamente per accendere barbecue) e in 6 casi le condizioni erano così gravi da causarne la morte.
Di qui l’appello lanciato nei giorni precedenti dal dottor Romolo Villani, primario del reparto di Terapia Intensiva Grandi Ustionati del Cardarelli, in occasione del Lunedì dell’Angelo: “La Pasquetta è sempre un momento di grande gioia e spensieratezza che avvicina le famiglie e gli amici ma basta una sciocchezza come l’utilizzo dell’alcol sulle fiamme per causare gravi danni permanenti e, in alcuni casi, la morte”.
“Lo scorso anno il 30% dei pazienti che abbiamo trattato nel nostro reparto erano arrivati da noi a causa di un utilizzo improprio dell’alcol per accendere fuochi o barbecue. La pratica di spruzzare alcol sulle fiamme o anche su dei carboni che paiono non in combustione è rischiosissima. Per questa ragione, anche quest’anno, abbiamo deciso di fare un appello pubblico a non usare alcol o infiammabili per accendere fuochi o barbecue. Basta un attimo per rovinare una vita“.