Si rifiuta di spacciare e lo picchiano a sangue, la vittima: “L’ho giurato a mia figlia morta”
Apr 09, 2024 - Veronica Ronza
Napoli – Questa mattina i carabinieri di Cercola hanno arrestato tre uomini ritenuti collegati al clan Casella di Ponticelli per aver minacciato e brutalmente picchiato un 45enne, padre di tre figli di cui una morta prematuramente, che si era rifiutato di spacciare droga, avendo promesso alla sua bambina scomparsa che avrebbe cambiato vita.
Ponticelli, si rifiuta di spacciare e viene picchiato a sangue
“Avevo giurato su mia figlia morta che sarei cambiato” – queste le parole della vittima che si sarebbe presentata con il volto tumefatto e sanguinante alla vicina caserma dei carabinieri dopo esser stato pestato violentemente, davanti alla moglie e ai due figli minorenni, dai tre indagati.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nelle ore precedenti alla denuncia, i tre soggetti si sarebbero presentati presso l’abitazione del 45enne con l’obiettivo di costringerlo a vendere per loro un ingente quantitativo di hahish. Alla richiesta sono seguite le minacce: qualora non avesse accettato la proposta avrebbe dovuto cedere la sua auto o la sua casa popolare oppure, in alternativa, avrebbe dovuto consegnare loro la somma in contanti di 10 mila euro.
Al rifiuto dell’uomo avrebbero iniziato a picchiarlo selvaggiamente, sotto gli occhi di sua moglie e dei suoi bambini. A carico dei tre aggressori, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Carla Sarno su richiesta della procura antimafia. Dovranno rispondere dei reati di estorsione aggravata, rapina e lesioni personali.
“Pieno sostegno a un padre che ha avuto la forza e il coraggio di uscire fuori dal sistema criminale e denunciare non cedendo alla camorra. Denunciare serve eccome. Adesso bisogna tutelare questa famiglia e prevedere pene esemplari per i suoi aguzzini” – ha commentato il deputato dell’alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.