Dopo giorni di agonia si è spento anche Cosimo Filantropia, l’uomo di 75 anni morto a seguito dell’incidente avvenuto a Campagna, in provincia di Salerno, che ha stroncato la vita dei due giovani carabinieri, Francesco Pastore e Francesco Ferraro, di 24 e 27 anni.
L’uomo, stando alle ultime ricostruzioni, era alla guida della sua auto, in transito lungo la strada statale 91, quando si sarebbe schiantato contro il suv che aveva appena travolto la gazzella dei carabinieri con a bordo il maresciallo e l’appuntato scelto, entrambi di origini pugliesi ma in servizio nel territorio campano.
I due ragazzi sarebbero morti sul colpo mentre Filantropia, subito dopo il sinistro, è stato trasportato d’urgenza verso l’ospedale di Battipaglia. Qui, a distanza di una settimana dal decesso dei militari, si è spento: secondo quanto riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, fatali sarebbero risultate le fratture e le lesioni agli organi riportate nell’incidente. L’anziano era già in coma farmacologico.
Accusata di omicidio stradale Nancy Liliano, la 31enne che guidava il suv al momento dello schianto. La donna, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, è risultata positiva al test per droga e alcol. Anche le controanalisi effettuate avrebbero confermato l’assunzione delle sostanze da parte dell’indagata. Sale, dunque, a 3 il bilancio del grave incidente che ha sconvolto l’intera popolazione.
Le altre due vittime dello schianto sono Francesco Pastore, 25 anni, di Manfredonia, insieme al collega e appuntato scelto Francesco Ferraro che di anni ne aveva 27 ed era originario di Montesano Salentino. Entrambi cresciuti in due famiglie oneste e accomunati dall’amore per quella divisa che indossavano.
Pastore aveva seguito le orme del suo papà, anche lui carabiniere. Ferraro aveva intrapreso la stessa carriera del fratello, militare dell’arma in servizio in Calabria. Entrambi avevano ottenuto l’incarico presso la stazione dei carabinieri di Campagna. Quella sera stavano per fermarsi per attivare un posto di controllo.