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Redefine Meat a Napoli, la carne stampata in 3D. L’abbiamo assaggiata: ecco com’è

Redefine Meat arriva anche a Napoli, la carne stampata in 3D a partire da materie prime vegetali. Una carne nuova, rispettosa del pianeta e degli animali, dal gusto e la consistenza assolutamente simili al prodotto tradizionale di origine animale. Da lunedì 6 maggio 2024 è possibile gustarla in anteprima – e sperimentare di persona – al Murphy’s Law Pub di via Luca Giordano al Vomero.

Redefine Meat: la carne stampata in 3D a Napoli

La carne di Redefine Meat non è coltivata in laboratorio, non è sintetica, non è un prodotto che vuole soltanto imitare l’aspetto della carne animale, presentando poi gusto e consistenza nettamente diversi. È una carne plant based, realizzata con prodotti vegetali, alla quale si è riusciti a dare la parvenza di una bistecca, di una tagliata, di un burger. È priva di OGM e colesterolo, con tutti i vantaggi che ne derivano per la salute di chi la mangia.

Redefine Meat: il panino

Il punto di forza è la consistenza

Il punto di forza dei prodotti di Redefine Meat è sicuramente la consistenza, ossia l’elemento più complicato da replicare. È innegabile quanto tutti i cinque sensi, incluso il tatto, siano imprescindibili per vivere un’esperienza gradevole e positiva, soprattutto quando si tratta di un bisogno primario che è anche un piacere come quello del cibo. Per essere soddisfatti dopo aver mangiato una bistecca, dobbiamo avere la sensazione effettiva di aver mangiato proprio una bistecca sia nel sapore che nei gesti, nelle percezioni che si provano mordendo e masticando. E così, dopo anni di ricerca e sperimentazioni, l’azienda israeliana è riuscita a ricrearla grazie alla tecnica di stampa in 3D.

Abbiamo assaggiato Redefine Meat: cosa pensiamo

Abbiamo assaggiato Redefine Meat in diverse declinazioni: un burger all’interno di un panino, pulled pork all’interno di un panino e tagliata al piatto. I primi due assaggi li abbiamo effettuati bendati, in modo da affidarci soltanto alle sensazioni tattili e gustative. Per quanto riguarda i burger, dobbiamo dire che è molto difficile se non impossibile distinguere la carne finta da quella animale. È stato invece più semplice distinguere il pulled pork animale da quello in 3D, ma qui avevamo gioco facile perché il pulled pork è un’assoluta specialità del Murphy’s Law, un piatto molto riconoscibile e distinguibile nel suo sapore. Ancora una volta, però, la consistenza si è rivelata sorprendente.

Infine la tagliata, che abbiamo mangiato non bendati: i pezzi di carne 3D alla vista sono identici a quelli animali, di cui riescono a replicare anche la tenerezza ed il modo di sfilacciarsi. Il sapore è nettamente diverso da quello della carne reale.

La conclusione a cui siamo giunti è che Redifine Meat è prodotto effettivamente molto simile anche nel sapore alla carne di origine animale, ammesso che sia accompagnata ad un panino, delle spezie, dei condimenti. Mangiata in maniera basic, invece, tradisce se stessa a causa del sapore, che è comunque buono ma diverso.

Redefine Meat: la tagliata

Com’è fatta Redefine Meat: gli ingredienti

Gli ingredienti utilizzati sono tanti, tutti di origine vegetale, come le proteine della soia e dei piselli, olio di cocco, fecola di patate, farina di soia e di grano, aromi naturali. Per replicare il sangue si usa la barbabietola o la ciliegia. La tecnologia poi dà la forma desiderata ed il miscuglio di ingredienti diventa il taglio di carne desiderato, con una texture che copia perfettamente la struttura delle fibre e del collagene, incluse le vene che somigliano al grasso.

I prodotti di Redefine Meat stanno conquistando il mercato europeo, incluso quello italiano. Sono migliaia i locali e pub che ne fanno uso, inclusi alcuni ristoranti stellati. Adesso non fa eccezione la città di Napoli, grazie all’intuizione e la solita attenzione ai prodotti innovativi e di qualità di Murphy’s Law.

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