Campi Flegrei, per Musumeci i cittadini se la sono cercata: “Chi ci vive conosceva i rischi”

Nello Musumeci


Sulla crisi bradisismica che sta interessando i Campi Flegrei, generando terremoti abbastanza forti tra Pozzuoli e Napoli, è intervenuto il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, a margine del vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi per fare il punto della situazione.

Campi Flegrei, Musumeci: “Chi ci vive sapeva i rischi”

Stando a quanto emerso dalle parole di Musumeci, l’ipotesi del cosiddetto sisma bonus molto probabilmente non sarà attuata. L’attenzione sarà rivolta soprattutto alla messa in sicurezza degli edifici e delle scuole. Aperta anche la possibilità di introdurre un sostegno materiale per i residenti della zona intenzionati a trasferirsi altrove.

Chi ha scelto di vivere lì sapeva che era un’area difficile, che presenta i rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema e questo è un grande limite. Se decidi di stare in quel luogo ci devi aiutare a promuovere una convivenza responsabile con una maggiore consapevolezza” – ha detto Musumeci, quasi come a voler ritenere ovvia e quasi “voluta” questa situazione di tensione che sta compromettendo non poco il benessere psicologico ed emotivo dei cittadini dell’area flegrea.

Il pericolo, a sua detta, dunque, si sarebbe evitato se a partire dalla nascita ogni singolo cittadino della zona dei Campi Flegrei avesse deciso prontamente di emigrare altrove, senza nemmeno considerare le ricadute economiche che tali spostamenti avrebbero comportato: c’è chi in quelle zone possiede un’abitazione, un lavoro dignitoso, una famiglia e forse non tutti hanno la possibilità di buttare tutto all’aria partendo da zero in luoghi sconosciuti, per un pericolo che finora, secondo le istituzioni scientifiche, sembra essere pienamente sotto controllo.

Non è “colpa” dunque dei cittadini se le loro giornate sono intervallate da momenti di paura e ansia perenne, è semplicemente una naturale reazione di chi sta affrontando una fase particolarmente delicata, con scosse che si susseguono presentandosi in maniera più intensa nell’ultimo periodo.

Del resto un ragionamento preventivo del genere potrebbe riguardare non solo le province di Pozzuoli e Napoli, che accolgono Vesuvio e Campi Flegrei, ma anche altre zone d’Italia, una nazione, per sua natura, altamente sismica. Secondo i dati della Protezione Civile le zone più soggette ai terremoti si concentrano al Nord e nel Centro oltre che in Sicilia e Calabria. Partendo da questo assunto, dunque e considerando le parole di Musumeci l’intera zona centro-settentrionale dovrebbe essere sgomberata. Non di rado, del resto, è stata interessata da fenomeni sismici ben più potenti di quelli rilevati ai Campi Flegrei e molto spesso distruttivi, basti pensare al terremoto del 24 agosto 2016, di magnitudo 6, che causò 229 morti ad Amatrice.

Se a ciò si aggiunge il pericolo alluvioni che ogni anno continuano a portarsi dietro decessi e ferimenti, seguendo il ragionamento di Musumeci, diverse zone del Paese, e più in generale del mondo, dovrebbero rimanere completamente isolate. In ogni caso, in circostanze delicate, come quella che stanno affrontando famiglie, bambini e anziani dei Campi Flegrei, un’autorità nazionale anziché esprimersi con un “ve la siete cercata” dovrebbe attivarsi più del dovuto per fornire validi aiuti alle popolazioni interessate e, almeno per il momento, pare che poco o nulla sia stato fatto in merito. Intanto tra le ipotesi avanzate c’è quella di offrire aiuti a chi decide di trasferirsi ma ad oggi non c’è stato alcun intervento concreto.

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