Torna, anche per il 2024, la Carta Dedicata a Te, la misura introdotta dal Governo per aiutare le famiglie e rifinanziata con un importo di 600 milioni di euro: tra qualche settimana dovrebbe arrivare il decreto attuativo che consentirà, a chi detiene i requisiti necessari, di usufruire dei circa 460 euro da utilizzare per la spesa quotidiana e i beni di necessità primaria.
La social card sarà rilasciata entro l’estate, subito dopo il lancio del decreto attuativo che dovrebbe avvenire entro poche settimane. L’importo dovrebbe aggirarsi intorno ai 460 euro da spendere per la spesa di beni alimentari di prima necessità (carne, pesce, latte, frutta, pasta, pane), ma anche per fare rifornimento di carburante e acquistare gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Sono escluse, invece, le bibite zuccherate, le marmellate, i prodotti per l’igiene e simili. Nei negozi aderenti si potrà godere anche di eventuali sconti. L’elenco dei punti vendita aderenti sarà reso noto in seguito all’approvazione del decreto.
La somma sarà caricata in un’unica tranche, si tratta di un’agevolazione che viene riconosciuta una tantum. Per ottenerla non bisogna presentare alcun tipo di domanda, saranno l’Inps e il Comune di appartenenza a contattare i beneficiari. L’Inps, infatti, redigerà la lista degli aventi diritto, trasferendola poi alle amministrazioni comunali che avranno il compito di far sapere ai destinatari che possono recarsi a ritirare la carta presso gli uffici postali. Per effettuare il ritiro della carta basterà recarsi presso il più vicino ufficio Poste Italiane presentando la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza. L’attivazione della card avviene semplicemente effettuando il primo acquisto.
Ad usufruire del beneficio saranno i nuclei familiari, residenti in Italia, con Isee inferiore a 15 mila euro. La precedenza spetta a chi ha figli minori a carico e alle famiglie composte da almeno 3 componenti. Non hanno diritto alla social card i destinatari di altri sussidi statali quali Naspi, Dis Coll, indennità di mobilità, cassa integrazione, assegno di inclusione.