Il giornalista Michele Criscitiello, attraverso un editoriale apparso su Sportitalia.com, ha fornito il suo punto di vista sulla vicenda intricata che vede coinvolti Giovanni Di Lorenzo, il suo procuratore Mario Giuffredi, la SSC Napoli e la Juventus dell’ex direttore sportivo azzurro Cristiano Giuntoli.
Queste le dichiarazioni di Criscitiello a Sportitalia:
“Prima si abbracciavano, ora si fanno la guerra. Mario Giuffredi, noto agente napoletano con casa ad Avellino in collina, può stare simpatico o antipatico ma è un dato di fatto che sia molto astuto e fa sempre gli interessi dei suoi calciatori. Ha scritto un libro. Alla Bruno Vespa. Opere (poche) miracoli (tanti) della sua vita da agente”.
“De Laurentiis gli ha aperto le porte del San Paolo (Maradona) dove lui andava da bambino a vedere il Napoli che ama tanto. Una roba da film. In prima fila c’era De Laurentiis ad applaudirlo. Sono passati pochi mesi e Giuffredi spara a zero, il Napoli fa un post contro Giuffredi. Cosa è successo in questo periodo? Semplice. Il Presidente del Napoli non ci ha capito molto e spesso straparlando si è fatto sfuggire pubblicamente “sono tutti in vendita, basta che mi portate un’offerta concreta”.
“Giuffredi, che non dorme di notte ma riposa al mattino, non si è fatto sfuggire l’occasione. Di Lorenzo è sul mercato? Tieni Aurelio, ecco per te 20 milioni. Il calciatore va a prendere più soldi e tutti felici e contenti. Stop! Non è proprio cosi. Nel frattempo De Laurentiis ha ritrovato entusiasmo con Antonio Conte e si è rimangiato la frase detta mesi prima”.
“In più ha saputo che Di Lorenzo lo vuole quello “scornacchiato” di Giuntoli per 20 milioni di euro. Via al teatrino. Ormai non si può tornare indietro anche perché se un calciatore manifesta pubblicamente la volontà di andare alla Juventus, seppur non tramite la sua bocca, con la maglia del Napoli non può giocare più. Il Presidente non è stupido e conosce bene le regole del gioco. Se tutto andrà bene al Napoli potrà portare 25 milioni di euro nelle casse del club. Trattenerlo è pressoché impossibile”.