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È napoletana la Città del Formaggio 2024: tra provole, fiordilatte e caciotte che incantano il mondo

Tra le prelibatezze che hanno reso la nostra terra una delle capitali culinarie del mondo non mancano quelle casearie e a confermarlo è l’ultimo riconoscimento ottenuto dalla città di Vico Equense, perla della penisola sorrentina, incastonata nel Golfo di Napoli, che ha conquistato il titolo di Città del Formaggio 2024.

La Città del Formaggio 2024 è napoletana: Vico Equense incanta

A incoronare Vico Equense per l’ineguagliabile arte bianca dei suoi maestri caseari è stata l’ONAF Italia, l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggi nata nel 1989 per promuovere il formaggio di qualità attraverso le tecniche di degustazione. L’arte casearia di Vico sarà contrassegnata dalla sigla De.Co con cui si punta a tutelare l’artigianalità e l’unicità dei 27 caseifici del territorio nel panorama internazionale.

Provolone del Monaco, provole, caciotte, ricotte, fiordilatte sono solo alcune delle prelibatezze preparate con maestria dai “casari” di Vico Equense (a partire dalla lavorazione del latte) che continuano a deliziare il mondo intero, racchiudendo in sé gusto, freschezza, tradizione e genuinità.

Vico Equense è da sempre riconosciuta a livello internazionale come la Città del Gusto. Oggi c’è un motivo in più perché Vico Equense è stata insignita del prestigioso titolo di Città del Formaggio 2024. Questo titolo è un tributo all’eccellenza dei prodotti caseari di Vico Equense e al lavoro instancabile dei nostri maestri casari” – è il commento del sindaco di Vico Equense, Peppe Aiello.

“Grazie a loro e al grande lavoro di squadra fatto finora, è stato premiato l’impegno e la passione, nel solco della tutela e promozione delle nostre eccellenze gastronomiche, che sono il frutto di un sapere antico e di una dedizione quotidiana” – ha concluso.

Del resto, pochi mesi fa, un’altra prelibatezza locale ha ricevuto un altro prestigioso premio: la Pizza a Metro di Gigino, infatti, è diventata ufficialmente un marchio storico di interesse nazionale, per la sua invenzione, frutto dell’ingegno di Gigino Dell’Amura, che ha reso il locale famoso in tutto il mondo.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre