Il Beato Carlo Acutis sarà proclamato Santo durante il Giubileo: ad annunciarlo, nel Concistoro ordinario pubblico che si è svolto ieri per il voto su alcune cause di canonizzazione, è Papa Francesco.
La data della canonizzazione di Carlo Acutis, morto a 15 anni per una leucemia fulminante, non è stata ancora resa nota e resta a data da destinarsi. Il Pontefice – che soltanto poche settimane fa ne aveva riconosciuto il miracolo ai fini della canonizzazione – ha, però, confermato che il Beato, sarà proclamato Santo durante il Giubileo.
Fissata al 20 ottobre, invece, la data per la canonizzazione di Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata, la suora canadese Marie-Leonie Paradis, la suora lucchese Elena Guerra, oltre agli 11 martiri di Damasco, Emanuele Ruiz e 7 compagni dell’Ordine dei Frati Minori, Francesco, Abdel Mooti e Raffaele Massabki.
Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 a Londra, dove i suoi genitori si trasferirono per lavoro, ma visse la sua breve vita a Milano, coniugando la sua passione per il mondo del web al desiderio di porsi come veicolo di evangelizzazione per gli altri. Morì all’età di soli 15 anni per una leucemia fulminante.
Nel corso della sua esistenza trascorse alcune delle giornate più intense a livello religioso a Pompei, città che amava e dove si era sposata la sua bisnonna: aveva solo 5 anni quando visitò per la prima volta il Santuario e ci ritornava volentieri a pregare.
Per la sua beatificazione la Chiesa aveva ritenuto miracolosa la guarigione di un bambino, affetto da una grave malformazione del pancreas, avvenuta nel 2013. I genitori e l’intera comunità parrocchiale, infatti, si erano riuniti in preghiera chiedendo espressamente l’intercessione di Carlo. Dopo pochi giorni il pancreas del bimbo risultava completamente riassestato.
Il miracolo riconosciuto dal Pontefice per la canonizzazione del Beato riguarderebbe Valeria, una ragazza che il 2 luglio del 2022 fu vittima di un grave incidente in bicicletta avvenuto nel centro storico di Firenze. La giovane, a seguito della caduta, fu trasferita presso l’ospedale di Careggi dove le fu diagnosticato un trauma cranico molto grave.
In coma irreversibile, si sarebbe dovuta sottoporre ad interventi molto delicati che avrebbero quasi azzerato le sue speranze di vita. La mamma, Liliana, 6 giorni dopo si recò ad Assisi per raccomandare la figlia al Beato Carlo Acutis e rimase tutta la giornata inginocchiata davanti alla tomba del Beato.
In serata la notizia più bella: Liliana ricevette una telefonata dall’ospedale che provvedeva ad informarla dell’inspiegabile e improvviso miglioramento di Valeria. La ragazza aveva, infatti, ripreso a respirare spontaneamente e il giorno dopo riusciva addirittura a muoversi e pronunciare qualche parola. I risultati della Tac confermarono la scomparsa dell’emorragia e, nonostante la terapia abilitativa prevista, Valeria si riprese in poco tempo.