Autonomia Differenziata, De Luca: “Pronti al referendum. Stanno accentrando tutti i fondi”


Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al margine della visita presso la struttura sanitaria Padre Annibale di Francia ai Colli Aminei (Napoli), con la stampa ha fatto il punto sull’approvazione della legge sull’Autonomia Differenziata.

De Luca sull’Autonomia Differenziata: “Pronti al referendum”

“Noi dobbiamo partire da un presupposto se vogliamo essere intellettualmente onesti e non vogliamo precipitare nella politica politicante. Il primo presupposto è questo: siamo tutti determinati a eliminare il divario infrastrutturale, occupazionale, dei servizi fra Nord e Sud, si o no? Questa è la domanda fondamentale alla quale dobbiamo rispondere. O ci mettiamo d’accordo sul presupposto o ci prendiamo in giro” – ha esordito il governatore.

“Se siamo d’accordo sul presupposto è evidente che non possiamo andare avanti se non dopo aver definito i LEP, i Livelli di Prestazione uguali per tutti i cittadini italiani dal Piemonte alla Sicilia, e soprattutto se non abbiamo trovato i finanziamenti per garantire i LEP perché un altro dei trucchi della politica politicante è questo: attendiamo la definizione dei LEP. Ma il problema è definire e finanziarli, se non finanzi non andiamo da nessuna parte”.

“Non facciamo fughe in avanti, cominciamo a chiarire l’obiettivo di fondo e quali sono le condizioni nelle quali tutti quanti noi in Italia dobbiamo fare la battaglia dell’efficienza. Io ho già chiarito ai miei colleghi del Nord che come Campania siamo pronti ad accettare nei confronti di chiunque, la sfida dell’efficienza ma purché si combatta ad armi pari“.

Ha fornito, poi, alcuni esempi pratici inerenti al divario in ambito sanitario: “In Campania abbiamo 20 mila medici in meno rispetto alla popolazione e 200 milioni di euro in meno nel riparto del fondo sanitario nazionale. Allora se vogliamo essere seri affrontiamo prima questi 2 problemi, poi andiamo avanti e ognuno sarà chiamato a proporre i risultati della sua azione amministrativa ma in queste condizioni no, stiamo truffando l’Italia e stiamo spaccando l’Italia“.

“Noi seguiremo passo passo la vicenda dell’Autonomia Differenziata. Siamo pronti al referendum perché se la legge rimane quello che è noi andremo al referendum. Io aggiungo che non possiamo dire solo no ad una legge sciagurata ma fare anche qualche proposta, burocrazia zero ad esempio. Mi auguro che le forze parlamentari decidano di semplificare l’Italia perché mentre noi parliamo stanno accentrando a Roma tutti i flussi finanziari, PNRR, Fondi di Coesione, Fondo di Perequazione. Noi parliamo, e anche le Regioni del Nord giocano con i dettagli, ma quando arriviamo alla sostanza delle risorse finanziarie qui stanno centralizzando tutto a Roma”.


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