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VIDEO/ Donald Trump sparato durante un comizio: ucciso l’attentatore

Donald Trump è stato colpito a un orecchio da spari provenienti da un tetto durante un comizio elettorale in Pennsylvania. Come riportato da Ansa, sono circa una decina i colpi uditi. Uno spettatore è morto e altri due sono feriti. L’attentatore è stato ucciso da un cecchino del Secret Service. Era in mimetica e secondo alcuni giornalisti il tetto su cui si era appostato era a meno di 150 metri dal palco.

VIDEO/ Donald Trump sparato durante un comizio: ucciso l’attentatore

Richard Goldinger, procuratore della Contea di Butler, dove è successo il fatto, ha detto invece che l’attentatore si trovava sul tetto di un edificio adiacente, fuori dall’area dell’evento. “Era necessario un fucile per compiere l’attentato perché era a diverse centinaia di metri di distanza”, ha detto il procuratore.

Si tratterebbe di un uomo di 20 anni della Pennsylvania, secondo il Washington Post, che cita una fonte a conoscenza delle indagini. Il New York Post, citando proprie “fonti” sostiene che sarebbe stato identificato come Thomas Matthew Crooks.

“Questa sera abbiamo avuto quello che chiamiamo un tentativo di omicidio contro il nostro ex presidente Donald Trump”, ha detto Kevin Rojek, agente speciale responsabile dell’ufficio locale dell’Fbi, dopo che l’agenzia federala ha assunto la guida dell’inchiesta sull’attentato. L’Fbi ha riferito di aver “identificato provvisoriamente” chi ha sparato sul comizio del tycoon, ma non ne ha diffuso l’identità.

Rojek ha spiegato che il luogo del comizio “è ancora una scena del crimine attiva”, sottolineando che gli investigatori non hanno ancora concluso gli accertamenti nella zona della sparatoria.

Le forze dell’ordine hanno intanto recuperato l’arma usata per sparare a Trump. Si tratta di un fucile in stile ‘Ar-15’, uno di quelli più usati nelle sparatorie di massa.

Secondo la Bbc, testimoni avrebbero cercato “disperatamente” di avvertire la polizia della presenza di un cecchino armato di fucile armato sul tetto istanti prima dell’attacco a Trump. “Si vedeva chiaramente con un fucile in mano”, ha detto un testimone, sostenendo di aver avvertito la polizia che, secondo il suo racconto, “non aveva idea di cosa stesse succedendo”.

Dopo essere stato raggiunto dall’attentatore, Trump è stato subito circondato dal Secret service e si è rialzato, sanguinante. Una volta in piedi ha alzato il pugno. La folla lo ha salutato con grida di incoraggiamento ma era anche in preda al panico per gli spari. “Mi hanno perforato la parte superiore dell’orecchio, incredibile che accada negli Usa“, ha commentato l’ex presidente Usa sul suo social Truth. “Lottiamo, lottiamo, lottiamo“, ha gridato mentre il Secret Service lo stava portando via dal palco.

Il portavoce della sua campagna elettorale, Steven Cheung ha poi informato che il tycoon è stato portato in un ospedale nella stessa zona di Butler, per un controllo ma “sta bene”. “Il presidente Trump ringrazia le forze dell’ordine e i primi soccorritori per la loro rapida azione dopo questo atto atroce”, ha aggiunto.

La Casa Bianca ha reso noto che il presidente Joe Biden ha parlato con Trump dopo l’attentato. Il presidente americano ha sentito anche con il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, e il sindaco di Butler, Bob Dandoy. Biden è tornato immediatamente a Washington dopo quanto accaduto: era nella sua residenza di Rehoboth Beach, nel Delaware.

“Io e Jill siamo grati al Secret Service per averlo portato in salvo. Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come un’unica nazione per condannarla”: così Joe Biden in una nota diffusa dalla Casa Bianca dopo l’attentato a Donald Trump.

La figlia del tycoon, Ivanka, ha pubblicato un messaggio su X nel quale ha scritto: “Grazie per il vostro amore e le vostre preghiere per mio padre e per le altre vittime della violenza insensata di oggi a Butler. Sono grata ai Servizi segreti e a tutti gli altri agenti delle forze dell’ordine per le loro azioni rapide e decisive oggi. Continuo a pregare per il nostro Paese. Ti amo papà, oggi e sempre”.

“Ho appena parlato al telefono con mio padre ed è di ottimo umore. Non smetterà mai di combattere per salvare l’America, qualunque cosa la sinistra radicale gli lancerà contro“. Così Donald Trump Jr ha parlato dopo aver parlato con suo padre. Lo scrive il Guardia