Le meraviglie del Napoletano tornano ancora una volta protagoniste nelle trasmissioni di Alberto Angela: il grande divulgatore scientifico nella puntata di Noos, in onda questa sera 18 luglio su Rai 1, racconterà le bellezze del sito archeologico di Liternum, a Giugliano, trattando la recente scoperta della Tomba del Cerbero.
“Giugliano finalmente inizia a salire alla ribalta della cronaca nazionale per eventi positivi, per il suo potenziale storico e archeologico che possiamo presentare e valorizzare dopo il lavoro che abbiamo svolto. Questa sera, giovedì, alle ore 21:25, rivedremo quelle aree riqulificate su Rai 1 durante il programma Noos di Alberto Angela“ – ha annunciato il sindaco Nicola Pirozzi, diffondendo alcune foto scattate durante le riprese della trasmissione.
Angela si è diretto, infatti, nell’area archeologica napoletana per riprendere, attraverso le telecamere della Rai, i frutti della riqualificazione avviata all’interno del sito di Liternum, rimanendo affascinato dalla rilevanza storica e culturale del luogo.
“Una volta qui ha visitato e girato immagini anche nel Parco che questa amministrazione ha riqualificato e realizzato. Angela è rimasto profondamente colpito dalla bellezza di un intervento che ha restituito decoro e dignità alla storia, alla cultura e più in generale alla nostra città ed a ciò che realmente siamo. Finalmente di Giugliano si inizia a parlare in modo diverso, positivo, per quello che realmente è” – ha continuato il primo cittadino.
“Ho incontrato Alberto Angela, abbiamo fatto un giro insieme del Parco, raccontando di tutto il percorso fatto per arrivare a questi risultati. Ed è stata, da cittadino di Giugliano, una gran bella soddisfazione. Stasera vivremo quel servizio televisivo sulla principale rete nazionale con un pizzico di orgoglio proprio di ogni residente di questa città” – ha sottolineato.
Di recente Giugliano si è distinta, infatti, per la sensazionale scoperta caratterizzata dal ritrovamento di una eccezionale tomba a camera, denominata Tomba del Cerbero, risalente all’epoca ellenistica, inviolata e in perfetto stato di conservazione.