La tragedia di Scampia, il racconto: “È stato orribile. Bambini a terra, pieni di sangue”
Lug 23, 2024 - Veronica Ronza
Scene agghiaccianti a Scampia, nella serata di ieri, raccontate da un testimone che, trovandosi sul posto a seguito del crollo del ballatoio nella Vela Celeste, si è dato da fare per soccorrere le persone travolte dalle macerie, bambini compresi.
Crollo Scampia, il racconto di un testimone: “Pieni di sangue”
Prima ancora dell’arrivo dei soccorsi, diversi residenti si sono mobilitati per salvare vite, dando prova ancora una volta di quel senso di solidarietà partenopea che tende a consolidarsi ancor di più in occasione di simili tragedie.
In particolare è stato un uomo a fornire il suo racconto ai microfoni di SìComunicazione: “Il coraggio ti deve venire per forza, non esiste che io devo vedere i bambini così a terra, pieni di sangue, gente con lamiere e calcinacci addosso. E’ stato orribile, brutto. L’ambulanza è arrivata dopo 20/30 minuti però i bambini già non c’erano più, erano stati già soccorsi con le auto private. Non c’era tempo per aspettare l’ambulanza. Gli ultimi ad arrivare sono stati i Vigili del Fuoco”.
Tempestivamente i presenti si sono attivati mettendo a disposizione le proprie automobili per trasportare i bambini all’ospedale Santobono. Attualmente sono 7 le piccole pazienti ricoverate all’interno del polo pediatrico partenopeo: 2 in particolare, di 4 e 7 anni, versano in gravissime condizioni come sottolineato dal bollettino medico.
Il bilancio complessivo dei feriti è di 13 mentre 2 sono i morti: si tratta di Roberto Abbruzzo e Margherita Della Ragione. Lui un 28enne, macellaio di professione e papà di una bimba di 2 anni, morto sul colpo durante il crollo. Lei una donna di 35 anni, recuperata tra le macerie e trasferita d’urgenza al Cto di Napoli dove poco dopo ha perso la vita.
Una tragedia che ha sconvolto l’intera popolazione e che sarà oggetto di un’indagine disposta dalla Procura di Napoli per risalire alle cause del cedimento e ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.