Scene agghiaccianti a Scampia, nella serata di ieri, raccontate da un testimone che, trovandosi sul posto a seguito del crollo del ballatoio nella Vela Celeste, si è dato da fare per soccorrere le persone travolte dalle macerie, bambini compresi.
Prima ancora dell’arrivo dei soccorsi, diversi residenti si sono mobilitati per salvare vite, dando prova ancora una volta di quel senso di solidarietà partenopea che tende a consolidarsi ancor di più in occasione di simili tragedie.
In particolare è stato un uomo a fornire il suo racconto ai microfoni di SìComunicazione: “Il coraggio ti deve venire per forza, non esiste che io devo vedere i bambini così a terra, pieni di sangue, gente con lamiere e calcinacci addosso. E’ stato orribile, brutto. L’ambulanza è arrivata dopo 20/30 minuti però i bambini già non c’erano più, erano stati già soccorsi con le auto private. Non c’era tempo per aspettare l’ambulanza. Gli ultimi ad arrivare sono stati i Vigili del Fuoco”.
Tempestivamente i presenti si sono attivati mettendo a disposizione le proprie automobili per trasportare i bambini all’ospedale Santobono. Attualmente sono 7 le piccole pazienti ricoverate all’interno del polo pediatrico partenopeo: 2 in particolare, di 4 e 7 anni, versano in gravissime condizioni come sottolineato dal bollettino medico.
Il bilancio complessivo dei feriti è di 13 mentre 2 sono i morti: si tratta di Roberto Abbruzzo e Margherita Della Ragione. Lui un 28enne, macellaio di professione e papà di una bimba di 2 anni, morto sul colpo durante il crollo. Lei una donna di 35 anni, recuperata tra le macerie e trasferita d’urgenza al Cto di Napoli dove poco dopo ha perso la vita.
Una tragedia che ha sconvolto l’intera popolazione e che sarà oggetto di un’indagine disposta dalla Procura di Napoli per risalire alle cause del cedimento e ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.