Deborah De Luca a Scampia: “Chi ha sfruttato le Vele metta mano alla tasca. Io sarò la prima”
Lug 24, 2024 - Veronica Ronza
Anche Deborah De Luca, la celebre dj napoletana, ha lanciato un appello per Scampia, suo quartiere d’origine, sollecitando l’aiuto della popolazione a sostegno dei residenti della Vela Celeste, colpiti dal crollo del ballatoio che ha causato 2 morti e 13 feriti.
Deborah De Luca a Scampia dopo il crollo
“Ho usato anche io, come tanti altri, le Vele di Scampia come set per il mio lavoro. Perché sono nata nei palazzi di fronte e perché le ho viste affacciandomi quasi tutta la vita. Ora, pretendo, non chiedo, PRETENDO che chiunque abbia usufruito di questo posto usandolo per i propri torna conto e poi lasciato così com’è senza aiutare o migliorare la vita di chi ci abita, metta mano alla tasca. Me compresa, e dia il suo contributo“ – si legge nell’appello diffuso sui social dall’artista.
“Io ovviamente sarò la prima. Non sono a Napoli ma torno domani, e vado diretta a portare la mia parte in denaro e beni di prima necessità, non una stretta di mano. Che facciano così anche gli altri. Tv, serie, cinema, foto, musica. Ripeto, io sarò la prima” – ha concluso.
Sulla stessa scia il cantante partenopeo Franco Ricciardi che ha confermato la sua presenza oggi a Scampia, presso la sede dell’Università Federico II, per fornire il suo contributo: “Aiutiamoci. Alle 16:00 ci vediamo tutti all’Università di Scampia. Servono urgentemente: carta igienica, scottex, assorbenti, tovaglioli, salviettine cambio bimbi, crema cambio, pannolini taglia 5 e 6, omogenizzati carne e frutta, sacchi grandi spazzatura. Io sarò lì, vi aspetto”.
Come aiutare sfollati e feriti di Scampia
Innanzitutto serve sangue per i bambini del Santobono di Napoli: con l’arrivo dei 7 piccoli pazienti coinvolti nel crollo, con 2 bimbe in gravissime condizioni, si è accentuata l’emergenza donazioni presso il polo pediatrico partenopeo. In particolare si cercano donatori di sangue dei gruppi 0 negativo e A negativo.
In più si stanno raccogliendo presso l’Università Federico II di Scampia acqua, latte in polvere e tutti i beni di prima necessità. Si sollecita anche il contributo di associazioni che possano ospitare presso le proprie strutture donne, bambini e anziani.