Napoli prega per le bimbe di Scampia, 2 sono in coma farmacologico: hanno 7 e 4 anni
Lug 25, 2024 - Veronica Ronza
La Vela Celeste a Scampia
E’ il giorno della speranza a Napoli per le bambine coinvolte nel rovinoso crollo di Scampia e ricoverate all’ospedale Santobono: due di 4 e 7 anni, stando a quanto rende noto Il Mattino, sono in coma farmacologico.
Crollo di Scampia, come stanno le bambine del Santobono
Sono entrambe giunte al polo pediatrico partenopeo entrambe in codice rosso a seguito del cedimento del ballatoio della Vela Celeste che ha causato tre morti e tredici feriti. Sono sedate, intubate e attaccate al respiratore ma entrambe hanno superato l’intervento salvavita effettuato dall’equipe del Santobono.
Le loro condizioni risultano complicate ma stabili. La più grande, di 7 anni, è la più grave: pare che non respirasse più al suo arrivo in ospedale. Per entrambe la prognosi resta riservata e non si placa la speranza della cittadinanza, stretta in preghiera, di poter gridare al miracolo. Serviranno almeno 48 ore di osservazione per capire come evolverà il loro quadro clinico.
Altre tre bambine rimaste ferite nel crollo, di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato importanti lesioni ossee mentre le ultime due, di 2 e 4 anni, in fase di miglioramento, non sono state sottoposte ad interventi. Una delle due avrebbe anche iniziato ad alimentarsi autonomamente.
Tutte le piccole pazienti, così come le vittime e i feriti, sarebbero imparentate tra loro: quella tragica notte si sarebbero riunite, insieme ai loro genitori, proprio per giocare insieme. Ieri, dopo aver lottato tra la vita e la morte, si è spenta la nonna di 4 delle bimbe ricoverate: si tratta di Patrizia Della Ragione, la 53enne deceduta nella mattinata di ieri al Cardarelli per le gravi lesioni riportate nel crollo.
Prima di lei a perdere la vita sono stati la nipote Margherita Della Ragione e il figlio Roberto Abbruzzo. Lei 35enne e mamma di tre figlie, lui macellaio 28enne e papà di una bimba di soli 2 anni. Zia e nipote legati da un inaccettabile destino, morti probabilmente per salvare le proprie bambine: pare che pochi secondi prima del crollo, avvertendo il pericolo, entrambi si fossero precipitati verso le loro figlie, abbracciandole per cercare di salvarle.