In molti lo definiscono un “dramma annunciato” quello di Scampia che, a seguito del crollo del ballatoio della Vela Celeste, ha portato alla morte di 3 persone e al ferimento di altre 12, bambini compresi: tra le vittime il 28enne Roberto Abbruzzo che avrebbe fatto richiesta per una casa popolare ben 13 anni fa.
Mentre si mette in risalto la presunta lite che avrebbe favorito l’accalcarsi delle persone sul ballatoio crollato – tra l’altro non confermata – ben poco si sottolinea lo stato d’incuria della Vela Celeste e, più in generale, del posto. E in momenti come questi, di dolore e soprattutto preghiera per i feriti che stanno lottando tra la vita e la morte, si dovrebbe lasciare spazio solo al silenzio e al rispetto senza speculare su presunte e infondate dinamiche riguardanti il privato delle vittime.
Più autorevoli, invece, sarebbero le informazioni emerse sullo stato dei luoghi. Dal progetto Restart Scampia, ad esempio, già nel 2016 la rete di collegamento pedonale che si è sgretolata pochi giorni fa appariva come “una struttura che si trova in uno stato di degrado dovuto a fenomeni di forte corrosione per la scarsa manutenzione. In molte parti si notano distacchi delle stesse passerelle con grave pericolo per i residenti“.
Sarebbe stata questa, dunque, la causa del dramma che ha sconvolto un’intera famiglia, “colpevole” soltanto di essersi riunita per trascorrere una piacevole serata in compagnia, consentendo alle 7 piccole cuginette, attualmente ricoverate all’ospedale Santobono, di giocare e divertirsi insieme.
Tutti li descrivono come brave persone, dedite al lavoro e alla famiglia, come nel caso di Roberto, il macellaio 29enne, che stando a quanto riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, avrebbe fatto domanda per una casa popolare ben 13 anni fa, non ottenendo alcuna risposta.
A perdere la vita anche la sua giovane zia, Margherita Della Ragione, di 35 anni. Entrambi pare che una volta percepito il pericolo si fossero precipitati verso le loro figlie per proteggerle e salvarle la vita. Terza vittima confermata del crollo è Patrizia Della Ragione, 53 anni, mamma di Roberto, zia di Margherita e nonna di quattro delle bimbe finite al Santobono in gravi condizioni.