Torna balneabile, dopo anni di incuria, il tratto di mare che bagna la spiaggia antistante la Villa Comunale di Castellammare di Stabia. Un grande traguardo per l’amministrazione comunale e i cittadini che potranno usufruire nuovamente del litorale nel cuore della città.
Considerato non idoneo alla balneazione e off limits per gli stabiesi da circa 50 anni, dallo scorso 22 luglio la porzione di spiaggia nei pressi della Villa Comunale ha ottenuto il bollino verde dall’Arpac, entrando a far parte delle località dove è consentito fare il bagno.
Abbandono e incuria, dunque, iniziano a lasciare il posto ad una nuova fase per la costa stabiese, pronta a tornare nuovamente al suo antico splendore quando ogni anno diventava meta prediletta di visitatori e turisti per le sue meraviglie, le sue acque, le sue cure termali nonché fonti curative.
“Abbiamo sognato per decenni questo traguardo. Ci abbiamo creduto sin dal primo giorno, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo lavorato senza un attimo di sosta per un obiettivo di portata storica per i nostri territori. Ed oggi raccogliamo i frutti di un’opera entusiasmante ed avvincente, che premia tutti gli sforzi profusi” – ha detto il sindaco, Luigi Vicinanza, a Il Mattino.
Soltanto poche settimane fa, via social, il primo cittadino aveva annunciato: “Restituiamo il mare alla città. Questa mattina ho firmato l’ordinanza di revoca del divieto di balneazione lungo il tratto di costa che insiste su via De Gasperi: un pezzo di spiaggia lungo quasi 400 metri”.
“Dopo le verifiche effettuate dalle autorità competenti, è stato confermato che i livelli di sicurezza sono stati ripristinati. Contestualmente, sempre nella stessa area, Velia Ambiente, che si occupa della gestione dei servizi ambientali sul territorio comunale, ha avviato un intervento di pulizia massiva che interesserà tutto il litorale cittadino”.
“Facciamo un altro passo in avanti importante verso il pieno recupero e la fruizione del mare nella nostra città. Un’operazione storica che, come ho ribadito più volte, deve rappresentare anche un risarcimento per tanti stabiesi che non hanno mai potuto usufruire del proprio litorale”.