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Una napoletana in più alle Olimpiadi: Emanuela Liuzzi vola a Parigi in extremis

Splendida notizia per l’Italia e per la Campania. Nella mattinata odierna è stata ripescata Emanuela Liuzzi: la 24enne nativa di Giugliano, punta di diamante della categoria 50 kg della lotta libera italiana, volerà alle Olimpiadi di Parigi e sarà regolarmente in gara il prossimo 6 agosto. L’Italia dunque presenterà una squadra olimpica formato dalla campana e da Aurora Russo e Frank Chamizo (su cui si affidano le speranze di medaglia). Notizia che dunque fa sorridere l’Italia, che avrà un alfiere in più nel suo scacchiere nella corsa alla medaglia.

Emanuela Liuzzi alle Olimpiadi di Parigi, ecco chi è l’atleta di Giugliano

Una convocazione in extremis per l’azzurra che è stata commentata così dal direttore tecnico della nazionale Salvatore Avanzato: “È una notizia meravigliosa. Abbiamo una freccia in più al nostro arco. Emanuela ha continuato ad allenarsi, come le altre, perché per noi mantenere la squadra insieme è fondamentale. Quindi il 6 agosto sarà pronta per la sua avventura!”.

Il presidente settore Lotta FIJLKAM afferma: “La qualificazione di Emanuela è meritata, al Torneo di Istanbul se l’è giocata con una atleta molto importante e nella sua categoria fa molto bene da diverso tempo registrando una crescita continua sotto tutti i punti di vista. Dopo Frank, anche questa è una notizia che restituisce il merito ai nostri lottatori”.

La 24enne è una delle belle sorprese degli ultimi anni in casa azzurra nella lotta libera. Oltre aver dominato la scena giovanile, nel 2023 ha guadagnato un argento ed un bronzo al continentale U23 e ai Campionati Europei senior. Nel torneo di qualificazione a queste Olimpiadi aveva raccolto la medaglia di bronzo, perdendo solamente contro la super campionessa azera Mariya Stadnik nell’incontro spareggio (tra le terze) che valeva la qualificazione alle competizioni di Parigi.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".