Il Sen. Silvestro difende l’autonomia differenziata: “Non siamo i soliti ‘piangioni’ del Sud”


Il Senatore Franco Silvestro difende a spada tratta l’autonomia differenziata: al centro della questione la rilevanza dei LEP per l’avvio del provvedimento.

Il Sen. Silvestro difende l’autonomia differenziata

L’intervento a margine dell’evento Premio Eccellenze del Sud, promosso dall’Associazione Terronian ed organizzato da Shara e Salvatore Di Matteo: il Senatore, intervenuto per premiare un’eccellenza dell’imprenditoria come E.Marinella, ai nostri microfoni ha toccato un tema politico – ma non solo – di scottante attualità.

Franco Silvestro, appartenente a Forza Italia, è tra i sostenitori della legge sull’autonomia differenziata e componente di quel contestato elenco di politici meridionali rei – secondo i contestatori del provvedimento, definito anche “Spacca Italia” – di aver votato contro gli interessi delle proprie regioni d’origine e dei loro stessi bacini elettorali.

“Non avrei mai votato contro la mia regione”

Ma il Sen. Silvestro respinge fermamente queste accuse con parole chiare: Da meridionale e da campano non avrei mai votato una legge che va contro la mia regione: : in Campania ci sono anche i miei interessi, le mie attività, le mie aziende e guai a chi me le tocca”.

Quindi sono veramente convinto di questa legge che ci può portare fuori dall’oscurità che ci fa definire come i soliti ‘piangioni’ del Sud: invece noi siamo delle eccellenze e lo dimostreremo sempre”, conclude il Senatore.

Cosa sono i LEP: “Senza di essi, l’autonomia non parte”

Una difesa che parte da uno degli elementi fondanti della legge, ovvero i LEP (Livelli Essenziali di Prestazione): Ho aperto un’indagine su tutte e 20 regioni per capire a che punto stanno. La legge parla chiaro, se non partono i LEP non può partire l’autonomia differenziata. Questo significa che in tutte le regioni d’Italia, senza discriminazione, debbano esserci gli stessi servizi e questo attrarrà gli investimenti per far sì che questo accada”.

Silvestro conclude poi: “Il dato più importante è che questo provvedimento metterà i nostri amministratori locali all’altezza di gestire le nostre città”. Intanto continua la raccolta firme da parte del coordinamento contrario all’autonomia differenziata: già ampiamente superato il target delle 500 mila firme per indire la consultazione abrogativa.

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