Protagonista assoluta di Uomini e Donne dal 2005 al 2010, l’ex corteggiatrice e tronista napoletana Paola Frizziero si è allontanata dal mondo dello spettacolo per intraprendere la via della fede. Ad oggi moglie e mamma, ha raccontato la sua nuova vita ad un fedele incontrato a Medjugorje, meta prediletta dei suoi pellegrinaggi religiosi.
“A Medjugorje sono venuta per la prima volta nel 2018 e sono tornata più di 40 volte. Ho partecipato a Uomini e Donne perché cercavo l’uomo della mia vita. Sono stata lì per 4 anni, ho raggiunto anche abbastanza la notorietà e proprio perché mi riconoscevano un giorno una signora mi fermò dicendo di volermi far conoscere suo figlio. Questa signora adesso non c’è più ed era la mamma di Luciano, anche lui deceduto. Si era ammalato di SLA a 26 anni, mi seguiva in televisione e ha voluto farmi conoscere un gruppo di preghiera dove io abito, a Pianura” – ha raccontato la Frizziero.
“Grazie a loro ho lasciato la mia vita passata, quella un po’ più superficiale che non mi rendeva felice totalmente nonostante alla mia giovane età di 25enne avevo tutto, anche tanti soldi. Grazie a Dio e a Luciano ho iniziato questo percorso di preghiera, sono venuta con loro per la prima volta a Medjugorje. Per questo poi mi sono fermata e ho lasciato tutto, una volta venuta qui la Madonna mi ha messo nel cuore tutto quello di cui avevo bisogno”.
“Medjugorje per me è tutto, è vita, è resurrezione, è preghiera, pace, amore, unione con la mia famiglia. Non posso vivere senza. Medjugorje mi ha salvata, la Madonna mi ha preso per i capelli. Io tutti i giorni ho ricevuto questa grazie della liberazione e della guarigione. La guarigione dal mio egoismo, dalla mia tristezza, dalla mia depressione, da tutte quelle cose che sono state per me importanti”.
“Io ero molto attaccata ai vestiti, alla vanità e piano piano ho capito che tutte queste cose per me non erano importanti, la bellezza del cuore è quello che conta di più. Fortunatamente grazie a Dio ho trovato anche un marito che non se ne frega di tutto questo, mi guarda dentro. La guarigione più importante che ho ricevuto è stata questa: vivere dell’essenziale, nella semplicità, non correre più. Prima correvo adesso sto imparando a vivere un giorno alla volta. Spesso capita che sono arrabbiata ma con la confessione e la preghiera sto guarendo anche da questa emozione che non riesco a gestire. In famiglia ho avuto due genitori che mi hanno insegnato a comunicare così ma Medjugorje sta guarendo anche questo mio lato irascibile”.
“Io ho perso anche mio papà con la SLA. Dopo 10 anni che ho conosciuto Luciano la sua stessa malattia è venuta a mio padre. Lui era un credente non praticante ma grazie alla chiamata che io ho ricevuto mio padre si è confessato prima di morire. Io oggi sono cattolica per scelta, mia mamma e mio papà mi hanno cresciuto con i sacramenti. Ho vissuto la prima comunione quasi come un matrimonio perché mi hanno fatto una grande festa. Sono cresciuta con le suore, poi dopo l’adolescenza ho abbandonato. La chiesa era vuota di giovani, io volevo vivere la mia vita”.
“Dopo la trasmissione sono diventata quello che Dio aveva già seminato nel mio cuore, una cattolica praticante innamorata di Gesù. Io ho incontrato il vero amore con Gesù. Andavo alla ricerca di dipendenze affettive, mi attaccavo ai fidanzati invece con Gesù ho imparato che il vero amore è sentirsi liberi. Questa poi è stata la vera devozione che mi ha dato anche la possibilità di vedere mio marito e dire sì a lui”.
“Qui ho capito che dovevo lasciare la mia vita passata, grazie alla comunità e ai miei amici in Cristo sono riuscita a venirne fuori e rispondere a questa chiamata, venire sempre a Medjugorje, a non lasciare la preghiera, la Santa Messa. Se posso vado anche tutti i giorni con i miei figli ma non è facile con due bambini essendo io da sola visto che mio marito lavora spesso ma quando possiamo ci andiamo tutti insieme. Oggi ho tanto di più, sono riuscita a terminare gli studi, oggi insegno, ho ricevuto tanto” – ha concluso.