Li vedi in autobus, in circumvesuviana o sui lati delle strade. Sono gli artisti di strada, giovani, adulti e anziani che portano la loro vita suonando davanti a loro pubblico. Stranieri o italiani che vivono di arte, musica e anima. Dalle acrobazie alla danza, dai disegni ai murales, dal canto al suono, corpi umani scolpiti come strutture o immobili per immortalare attimi di vita quotidiana vissuta e passata.
Gli artisti di strada hanno sempre trovato un posto fin dai tempi più antichi come intrattenimento del popolo e per divertire le classi più ricche e se può esser scambiato come mestiere di accattonaggio, l’arte di strada ha trovato nel 2005 il suo riconoscimento legislativo: è stato infatti pubblicato il Decreto Ministeriale 28 Febbraio 2005, che riconosce lo spettacolo di strada se esercitato con apposita licenza rilasciata senza alcun costo dal Comune di residenza, rientrando così a tutti gli effetti nella legislazione dello spettacolo viaggiante. Inoltre essi sono tutelati dalla FNAS, un’associazione a carattere nazionale aderente all’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) che si propone di riunire tutte le realtà dello spettacolo di strada italiano (Artisti, Compagnie, Promotori) per perseguire un maggior riconoscmento del loro valore presso le istituzioni dello Stato.
Sono loro così i veri protagonisti del passeggio ed il loro talento spesso è di gran lunga superiore agli artisti di spettacolo che godono di fortune non sempre meritate. E così passeggiando per via Epomeo a Napoli durante la Notte della Tammorra ci imbattiamo nel piccolo percussionista di bonghetti. Il piccolo mito di Vesuvio Live.
Buon ascolto!