Morso del Ragno Violino, scatta la psicosi a Napoli. Il Cardarelli: che succede e cosa fare


La paura del ragno violino si fa sempre più forte a Napoli, con tanti cittadini timorosi del velenoso morso e delle sue conseguenze. A placare la cittadinanza, smorzando con chiarezza la pericolosità del fenomeno attualmente al centro dell’attenzione mediatica, sono stati i medici dell’ospedale Cardarelli, primo Centro Antiveleni del Sud.

Paura ragno violino a Napoli: i consigli del Cardarelli

Il morso del ragno violino in sé non è letale ma è il decorso che va seguito con attenzione. Generalmente, però, si tratta di una lesione cutanea che senza infezione può essere gestita tranquillamente da casa e che solo in alcune situazioni comporta gravi complicanze. Questo il messaggio del Centro Antiveleni partenopeo, quello del Cardarelli, diretto da Romolo Villani, che ha voluto fornire qualche consiglio ai cittadini preoccupati.

Il ragno violino al Sud c’è sempre stato, così come in tutta Italia. Con gli ultimi fatti di cronaca chiaramente l’attenzione mediatica è aumentata e con essa anche la pressione sugli ospedali. Siamo passati da 100 chiamate all’anno per punture di insetti ad una situazione molto vicina alla psicosi, con picchi di 20 consulenze al giorno. Ma va bene, purché ci si rivolga a specialisti e non si corra subito al pronto soccorso” – ha evidenziato Villani, primario e direttore del Centro Antiveleni.

Molte volte si tratta di piccole lesioni cutanee che si possono gestire a casa, anche con l’ausilio di foto trasmesse via mail o con il teleconsulto. Noi del Cardarelli, ad esempio, abbiamo attivato questo metodo: facciamo delle video call con i pazienti quando non possono venire in ospedale. Chiaramente, nei casi più importanti, li invitiamo a raggiungerci in struttura”.

“Ciò che si verifica in queste settimane con la psicosi del ragno violino e i tanti accessi impropri nei pronto soccorso italiani esemplifica quanto sia complessa la sanità e, di conseguenza, la difficoltà dei cittadini nel trovare il servizio più appropriato alle proprie esigenze di salute. Per invertire questa tendenza dobbiamo far conoscere meglio i tanti servizi offerti dal nostro servizio sanitario” – ha continuato il direttore generale del Cardarelli, Antonio D’Amore.

Morso del ragno violino: cosa fare

La prima cosa da fare è la disinfezione. Raccomandiamo innanzitutto il lavaggio locale con abbondante acqua. Nelle prime 24-48 ore il morso sembra simile ad una puntura di zanzara, soltanto dopo può formarsi un eritema spesso associato ad una crosticina, di dimensioni anche piuttosto ampie, il che vuol dire che la tossina è in grado di andare più in profondità. Bisogna monitorare l’infezione e intervenire con le terapie più appropriate” – ha spiegato Villani.

In alcuni casi è necessaria la somministrazione di antibiotici e cortisonici mentre raramente si ricorre ad una consulenza chirurgica per una pulizia radicale della ferita o all’ossigenoterapia iperbarica. Fondamentale è anche la misurazione delle immunoglobuline anti-Borrelia.

Comunque di casi recentemente ne abbiamo avuti e si sono conclusi tutti con un buon esito. La tempestività soprattutto è importante. Se si è certi di essere stati morsi da un ragno occorre rivolgersi al Centro Antiveleni più vicino, possibilmente inviando foto dell’aracnide per l’identificazione, o affidarsi a specialisti esperti, come dermatologi o infettivologi” – ha concluso.


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