Cominciamo con il dire che i napoletani non dimenticheranno mai l’apporto di Osimhen alla vittoria del terzo scudetto: gli saranno sempre riconoscenti per una gioia attesa da 33 anni e che qualcuno credeva irripetibile dopo l’epopea maradoniana. Dopo il tricolore qualcosa si è rotto con la società: la richiesta di essere ceduto, l’insoddisfazione per il trattamento economico, l’ambiente generale poco tranquillo che avrebbe poi portato al disastroso decimo posto.
In tutto questo, Victor Osimhen aveva pensato bene di prendersela proprio con i tifosi cancellando dall’account Instagram tutte le foto in maglia azzurra, comprese quelle dei festeggiamenti. In merito il nigeriano non ha detto mai nulla, non si è scusato, non ha affermato che magari non voleva mancare di rispetto ai napoletani. Niente, zero assoluto, anche dopo il rinnovo di contratto per la cifra di 11 milioni di euro l’anno. Al contrario, proprio dopo il nuovo trattamento economico e quando la squadra lottava per mantenere un posto in Europa, Victor rilasciò un’intervista in cui ribadiva di “aver già deciso il proprio futuro”.
La rottura, a questo punto, è diventata insanabile. Osimhen ha completamente voltato le spalle ai tifosi di quella squadra in cui è diventato il calciatore che è. Una maturità tecnica che non è stata accompagnata da quella umana, professionale, morale ed etica almeno nei confronti di una piazza che l’ha amato, ricevendo in cambio una mancanza di rispetto probabilmente senza eguali.