Scontro a Marano, Corrado è morto a 20 anni: è stato investito di proposito dopo una lite
Set 16, 2024 - Veronica Ronza
Carabinieri. Immagine di repertorio
E’ Corrado Finale la vittima dell’incidente avvenuto nella mattinata di ieri a Marano, in provincia di Napoli: stando agli ultimi aggiornamenti il ragazzo, morto all’età di soli 20 anni, sarebbe stato investito volontariamente da un suo coetaneo.
Incidente a Marano: Corrado investito e morto a 20 anni
Finale si trovava a bordo del suo scooter con un amico in via Del Mare quando, intorno alle 5:30, si sarebbe scontrato con un’automobile. Inizialmente si pensava ad una perdita di controllo del mezzo da parte del ragazzo ma successivamente il giovane alla guida dell’auto si è consegnato ai carabinieri confessando di aver travolto i ragazzi volontariamente.
Pare che i tre si conoscessero e proprio pochi giorni prima l’investitore e l’amico di Finale avessero discusso. Secondo una prima ricostruzione della Procura è probabile che abbia riconosciuto i ragazzi per poi inseguirli e investirli di proposito.
Corrado, 20 anni, è morto sul colpo mentre l’amico 19enne che si trovava con lui è rimasto ferito ed è tuttora ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove i due giovani sono stati trasportati d’urgenza subito dopo il sinistro. Tuttavia, per fortuna, non è in pericolo di vita. Quanto al ragazzo che si è costituito dovrà rispondere di omicidio volontario.
Soltanto pochi giorni fa un altro tragico schianto ha spezzato ancora una giovane vita: quella di Giuseppe, 31 anni, che stava percorrendo in moto la statale 303, a Guardia Lombardi, in provincia di Avellino, quando sarebbe avvenuto lo scontro frontale contro un’automobile guidata da una donna di 47 anni. La vettura avrebbe invaso la corsia opposta scontrandosi con la moto.
Giuseppe è stato trasferito d’urgenza presso l’ospedale di zona dove, poco dopo, ne è stato dichiarato il decesso. Lievemente ferita, e non in pericolo di vita, anche la conducente dell’auto, trasportata presso il nosocomio di Ariano Irpino.