Da Napoli a Barcellona: Ascierto presenta il farmaco che riduce e uccide i tumori


L’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli si pone ancora una volta a capo di uno studio promettente sull’azione di un farmaco immunoterapico che tende a ridurre o far sparire completamente un melanoma, un grave tumore della pelle. I risultati dell’analisi condotta sono stati presentati al congresso ESMO di Barcellona dal noto professor Paolo Antonio Ascierto.

Melanoma, un farmaco per sconfiggerlo: lo studio dal Pascale

Daromun è un immunoterapico locale che uccide il tumore e “recluta” cellule immunitarie per contrastare metastasi e recidive. Il trattamento manda in necrosi il tumore in brevissimo tempo e promuove un aumento della presenza dei linfociti T che vanno a colpire le metastasi distanti e che favoriscono la prevenzione di pericolose ricadute. Queste le conclusioni dello studio presentato durante il congresso.

Dai risultati è emerso che 4 iniezioni locali del farmaco possono ridurre enormemente il melanoma che passerebbe dalle dimensioni di una pallina di ping pong a quelle di una minuscola biglia in soli 45 giorni. In alcuni casi il tumore sparisce completamente e, grazie al reclutamento di cellule immunitarie CD8+, a soccombere sono anche le metastasi distanti con un effetto importante nella prevenzione delle recidive.

A descrivere il meccanismo di azione di Daromun è un’analisi preliminare condotta nell’ambito dello studio di fase 3 PIVOTAL, presentata da Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, in occasione del meeting annuale dell’European Society for Medical Oncology (ESMO), in corso a Barcellona fino al 17 settembre.

“I risultati del nostro lavoro suggeriscono che il farmaco iniettabile Daromun scatena una risposta anti-tumorale imponente e immediata sia localmente, riducendo o addirittura facendo scomparire il tumore, che a livello sistemico, colpendo le cellule tumorali distanti che possono essere causa di metastasi e recidive” – ha spiegato Ascierto.

“Grazie a questo trattamento neoadiuvante, cioè somministrato prima dell’intervento chirurgico di rimozione del melanoma, la massa tumorale va in necrosi rapidamente e, allo stesso tempo, promuovendo un aumento dei linfociti CD8+. Lo studio mostra che il farmaco immunoterapico iniettabile ha effetti evidenti sulla riduzione della massa tumorale già dopo una settimana dalla prima iniezione”.

Daromun è un mix di due citochine, l’interleuchina 2 e il fattore di necrosi tumorale che, se somministrate insieme, sono in grado di innescare localmente una risposta immunitaria che prolunga i suoi effetti anche a distanza di tempo. Lo studio PIVOTAL aveva già dimostrato una riduzione del 41% del rischio di recidiva o morte per i pazienti che assumevano il farmaco prima dell’intervento chirurgico. Stimata anche una riduzione del 40% della comparsa di metastasi a distanza.

“Il farmaco Daromun ha dimostrato la sua efficacia sia nei pazienti che non avevano ricevuto prima alcuna terapia, ma anche coloro che sono stati precedentemente trattati con l’immunoterapia. Questo significa che grazie al farmaco è possibile offrire un’ulteriore opportunità terapeutica ai pazienti con melanoma localmente avanzato” – ha continuato Ascierto.

“Attualmente sono in corso ulteriori analisi che puntano a individuare possibili biomarcatori che possono indicare quali sono i pazienti che rispondono di più al trattamento in modo da selezionare coloro che potranno beneficiarne maggiormente” – ha concluso.

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