Migliorano le condizioni di Antonio Zotto, il papà del crollo di Saviano, unico superstite della tragedia insieme al figlio più piccolo, un bambino di 2 anni.
Sarebbe stata una fuga di gas, nella mattinata di domenica, a causare il crollo dello stabile dove abitava tutta la famiglia: al piano di sopra nonna Autilia e sotto sua figlia Enza con il marito e i loro 3 bambini. L’anziana, mamma Enza (41enne) e due dei suoi figli, una femminuccia di 6 anni e un maschietto di 4, hanno perso la vita. Estratti vivi dalle macerie soltanto papà Antonio e il piccolo Gennaro di 2 anni.
Il bambino si trova sotto osservazione all’ospedale Santobono di Napoli ma non è in pericolo di vita. Più gravi le condizioni del padre che si trova presso la Terapia Intensiva Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli. Come sottolineato nell’ultimo bollettino medico diffuso dal nosocomio, la sua situazione risulta “impegnativa ma non drammatica”.
“Da qualche ora è stato estubato e respira spontaneamente. E’ quanto si apprende dai medici della Tigu (Terapia Intensiva Grandi Ustionati) dell’azienda ospedaliera napoletana. La prognosi resta riservata. A destare preoccupazione sono non soltanto le profonde ustioni diffuse sul 35 per cento del corpo ma anche un grosso trauma toracico con difficoltà a livello di apparato respiratorio“.
“Ancora non ha preso conoscenza completa delle sue funzioni ed è affiancato già dal servizio di supporto psicologico del Cardarelli, anche per le comunicazioni che seguiranno circa la tragedia, le cui informazioni gli saranno trasmesse senza incidere ulteriormente sullo stato psichico già alterato”.