ECCELLENZA NAPOLETANA: il Pascale di Napoli tra i migliori 50 ospedali del mondo


L’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli è tra i migliori 50 ospedali oncologici al mondo: a decretarlo è la classifica World’s Best Hospital stilata annualmente da Newsweek, la prestigiosa rivista statunitense che conferma ancora una volta l’eccellenza della struttura partenopea.

Tra gli ospedali migliori al mondo c’è il Pascale di Napoli

Il Pascale conquista il 47esimo posto della classifica generale, piazzandosi al sesto in Italia e primo in assoluto, con grande distacco dagli altri ospedali, nel Sud Italia. Per il quarto anno consecutivo, dunque, il polo oncologico napoletano entra nella classifica di Newsweek, realizzata tenendo conto delle aspettative di vita dei pazienti, delle dimensioni della popolazione, del numero di ospedali e soprattutto della disponibilità di dati relativi ad ogni aspetto del servizio ospedaliero.

Rispetto allo scorso anno (quando si trovava al 51esimo posto) il Pascale fa anche meglio, scalando di quattro posti, posizionandosi poco sotto solo a Milano e a Roma, in una classifica in cui la fanno da padrone gli Stati Uniti. Secondo i ricercatori e gli esperti di Newsweek, l’istituto partenopeo entra nella rosa dei migliori ospedali oncologici (un primato che in Italia condivide soltanto con altre cinque strutture nei primi cinquanta posti e 10 in totale su una lista di 200 strutture) “per i suoi standard di assistenza eccellente”.

Soltanto pochi giorni prima l’eccellenza del Pascale era stata riconfermata dalla Stanford University che aveva inserito nella classifica dei primi 100 mila scienziati più influenti al mondo ben 11 professionisti dell’Istituto dei tumori di Napoli. Tra questi: Paolo Ascierto, Michelino De Laurentiis, Sandro Pignata, Luigi Buonaguro, Francesco Izzo, Gerardo Ferrara, Alessandro Morabito, Stefania Scala, Antonella Petrillo, Cinzia Granata, Maria Lina Tornesello.

“Un doppio traguardo raggiunto grazie alla sapiente regia del nostro direttore scientifico, Alfredo Budillon, al coinvolgimento di diverse figure, come l’oncologo medico, il chirurgo, il patologo dedicato, il radioterapista, un componente dell’area scientifica o di ricerca, lo psicologo, il logoterapista” – ha commentato il direttore generale del polo oncologico Attilio Bianchi.

“E grazie alla grandissima attenzione e sensibilità manifestate da sempre dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Prova che dove, e quando, c’è sinergia, il risultato finale è sempre maggiore della somma dei singoli componenti. Un traguardo che ci impone di continuare con sempre maggiore impegno“.

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