È autunno ed è tempo di funghi, ma attenzione a quelli velenosi. L’Asl di Avellino ha infatti lanciato l’allarme dopo che ben cinque persone sono state costretti a ricoverarsi in ospedale, nelle ultime due settimane.
A causa della somiglianza di alcune specie come l’Amanita Pantherina e, soprattutto, l’Omphalotus Olearius con specie commestibili come i Porcini o i Chiodini, diventa molto pericoloso mangiare tali funghi specialmente se raccolti da persone inesperte o senza certezze sulla loro provenienza. Mario Ferrante, dirigente dell’ASL di Avellino, ha ricordato che è a disposizione gratuitamente l’Ispettorato Micologico che assicura la consulenza sulla commestibilità, garantendo il consumo sicuro e gli interventi in caso di sospetta intossicazione da funghi.
Controllare se i funghi sono velenosi richiede grande attenzione e competenza. Ecco alcune indicazioni per evitare errori:
– Consultare un esperto: La regola più importante è far verificare i funghi da un micologo, un esperto di funghi, spesso disponibile presso gli enti sanitari locali o associazioni di micologia. Evitare di basarsi esclusivamente su app o libri se non si ha esperienza diretta.
– Riconoscere le specie velenose: Alcuni funghi velenosi assomigliano a quelli commestibili, quindi bisogna saper distinguere specie pericolose come l’Amanita phalloides (detta anche “tignosa verdognola”), il Cortinarius o l’Amanita muscaria. Molti funghi mortali non mostrano segni esterni di tossicità.
– Non basarsi su miti: Esistono false credenze popolari, come l’idea che i funghi mangiati dagli animali siano sicuri, o che cambino colore se cucinati con oggetti in argento o aglio. Questi metodi non sono affidabili.
– Osservare l’habitat: Alcuni funghi velenosi crescono in ambienti specifici. Sapere dove si raccolgono può fornire un indizio sulla sicurezza.
– Non raccogliere funghi in cattive condizioni: Funghi vecchi, marci o infestati da insetti possono essere difficili da identificare e potrebbero essere pericolosi anche se normalmente commestibili.
In definitiva, la prudenza è fondamentale. Se c’è il minimo dubbio, non mangiare i funghi raccolti.