Perché il Pulcinella di Piazza Municipio non ha la testa: il significato dell’opera di Pesce


Da ieri collocata in piazza Municipio a Napoli, l’opera di Gaetano Pesce, intitolata Tu si ‘na cosa grande, sta già facendo molto discutere: in tanti si stanno interrogando sul suo significato tra ironie e polemiche sulla scultura che, a detta di alcuni, non valorizzerebbe la città come invece dovrebbe fare l’arte.

Napoli, l’opera di Pulcinella in piazza Municipio: significato

L’installazione progettata dallo scultore, designer e celebre architetto scomparso pochi mesi fa, Gaetano Pesce, non è altro che la rivisitazione dell’abito di Pulcinella. La tradizionale maschera partenopea viene rappresentata senza testa, per un’altezza di 12 metri e con due cuori rossi trafitti da una freccia.

Il tutto retto da decorazioni colorate che dall’alto dell’opera raggiungono la pavimentazione della piazza. Tu si ‘na cosa grande rientra nel programma artistico Napoli Contemporanea, curato da Vincenzo Trione, e resterà esposta fino al 19 dicembre 2024.

A spiegarne il significato è stata la curatrice Silvana Annichiarico: “L’interpretazione di un’opera è sempre soggettiva. Ci si è probabilmente fermati alla prima reazione, alla prima figuratività di quello che uno vede. Ho fatto tantissime mostre e installazioni con Gaetano, la sua tematica principale è la preminenza del femminile sul maschile. C’è un Pulcinella senza testa, c’è una lettura che dice che Pulcinella è anche ermafrodito”.

“In testa è concentrata tutta la parte maschile: il naso adunco, il cappello, la maschera nera. Lui gli ha tagliato la testa per evidenziare la parte femminile, tant’è che c’è anche uno spacco, uno potrebbe vedere anche in maniera maliziosa questo spacco che si apre. Mi piace anche che abbia strappato un sorriso ai napoletani e che ci sia anche un po’ di bellissima ironia. E poi se la vogliamo vedere fallica, è viva”.

“Dopo l’intervento di Michelangelo Pistoletto, del quale si è parlato in mezzo mondo, adesso l’opera di Gaetano Pesce che sta suscitando un enorme dibattito. Napoli è l’unica città d’Italia che in questo momento sta investendo sull’arte pubblica, cioè quella che si può guardare senza pagare il biglietto. Per la prima volta l’arte contemporanea non è soltanto prerogativa degli esperti o degli addetti ai lavori ma entra nel dibattito comune. Tutti possono esprimere il loro giudizio” – ha sottolineato Vincenzo Trione, consigliere per l’arte contemporanea del Comune di Napoli.

“Tu si ‘na cosa grande è un’opera inedita che Gaetano Pesce aveva progettato per la città di Napoli. Una parte dell’opera, quella dei cuori, diventa proprietà del Comune di Napoli. La collocheremo in maniera permanente in una sede che stiamo individuando. Stiamo riflettendo sulla collocazione in una sede permanente anche del Pulcinella ma immaginerete che è molto complicato”.

Ovviamente il riferimento fallico mi sembra evidente. Io ho discusso diverse volte con Gaetano Pesce, l’aspetto che mi sorprende è che lui non aveva mai colto questo riferimento. A me verrebbe quasi da dire che senza volerlo si sia richiamato alle memorie pompeiane” – ha concluso.

Infine, il commento del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha dichiarato:Inizialmente quando l’ho visto ho pensato quello che hanno pensato anche gli altri. Che poi è un pensiero molto napoletano quindi lo dobbiamo prendere anche come un buon augurio. Da Gaetano Pesce, che è stato il massimo esponente del design radicale, che ha fatto tante opere fortemente controverse e discusse, non ci potevamo aspettare cose molto diverse”.

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