ESCLUSIVO/ Intervista all’autore Mimmo Di Francia: “La canzone ‘Champagne’? Nacque in un taxi al Vomero”


A tu per tu con il maestro Mimmo Di Francia: musicista ed autore di innumerevoli successi della musica italiana ha aperto le porte della sua casa studio a VesuvioLive.it.

Mimmo Di Francia, intervista con il maestro

Tra pochi giorni compirà 80 anni il maestro Mimmo Di Francia, ma non li dimostra: una vita in musica, tra successi che hanno fatto la storia della musica italiana e valicato i confini nazionali grazie ad interpretazioni di star mondiali. Una canzone su tutte, “Champagne”, il ballo lento per eccellenza portato al successo da Peppino Di Capri, musicato da Di Francia su testo di Depsa e Sergio Iodice.

Ma tra le perle realizzate da Di Francia ci sono tanti altri successi cantati da Di Capri: Me chiamme ammore, Tu, Favola Blues, Incredibile voglia di te; e poi Balliamo, di Fred Bongusto e tanti brani anche per un’altra icona della musica partenopea come Roberto Murolo, tra cui Ammore scumbinato.

Di Francia: “Champagne nacque per caso, in un taxi”

Champagne, che lo scorso anno ha festeggiato il mezzo secolo di vita, continua ad essere l’icona della canzone romantica, il ballo d’onore di migliaia di matrimoni in tutta Italia. Ma come nasce un capolavoro del genere? “Per caso”, dice Mimmo Di Francia, “a me le musiche vengono in mente così. ‘Champagne’ però nacque dal titolo: Depsa (pseudonimo dell’autore Salvatore De Pasquale, ndr) venne a casa mia con un’agenda con su scritti degli appunti. C’era questo titolo “Per una coppa di Champagne” e io dissi “Ma no, dobbiamo fare una canzone che si intitoli semplicemente ‘Champagne'”, lui mi diede ragione”.

“Lui voleva che finisse con le parole ‘cameriere Champagne’, andai al piano e all’istante feci anche il motivo. Fu incredibile, fu un miracolo. Ma il brano di Di Capri non fu realizzato in un solo giorno, come racconta Di Francia: “Passarono settimane ed ero in taxi verso il Vomero con Iodice che mi chiese se avevo terminato la musica di questo pezzo e gli dissi di no. Allora lui mi chiese di sbrigarmi, di farlo subito. “Ma come? ‘Int”o taxi?” gli dissi. E così nacque la strofa, ‘per brindare a un incontro’. Iodice aggiunse ‘Con te che già eri di un altro’. Restai un pò perplesso per questa storia che lei era di un altro, erano altri tempi. Ma lui disse che andava bene così”.

“Avrei voluto scrivere ‘My way’. I rapper? Mi è piaciuto Rocco Hunt”

Cosa ne pensa della musica partenopea contemporanea? “Ormai è tutto rap e trap (dice con sguardo scettico, ndr) ma c’è stato un rapper che mi è piaciuto: Rocco Hunt, con la canzone che portò a Sanremo. Forse per quel testo con tanta voglia di rivalsa”. I decenni sono volati sulle canzoni, cambiando gusti e sonorità, ma i brani musicati da Di Francia sono ancora degli evergreen.

C’è stato però un brano scritto da altri che avrebbe voluto scrivere lei? My way, risponde, di Frank Sinatra. “Tra l’altro le prime due note del brano sono le stesse di Champagne. E sono le stesse anche di “Libiamo ne lieti calici”, dalla Traviata di Giuseppe Verdi” aggiunge Di Francia. Viene da pensare che, anche se i successi nascono per caso, c’è qualche flebile filo rosso che collega alcune melodie e le rende eterne.

I successi di Di Francia in tour: Iacentino e Nugnes cantano Di Capri e Bongusto

Proprio in occasione delle prime 80 candeline di Mimmo Di Francia arriva un omaggio in musica: i successi “Champagne” e “Balliamo” totalmente riarrangiati da Iacentino, erede vocale di Peppino Di Capri, e cantati dallo stesso Iacentino e da Genny Nugnes, interprete la cui voce calda richiama molto da vicino quella del grande Fred Bongusto.

I due brani sono soltanto l’anteprima di uno spettacolo che Iacentino e Nugnes porteranno in giro nei prossimi mesi richiamando una tournee che negli anni ’90 vide sullo stesso palco proprio i due grandi della musica italiana Di Capri e Bongusto.

Grande compiacimento da parte di Mimmo Di Francia all’ascolto di queste due rivisitazioni dei suoi brani più iconici: “A parte qualche occasione, sono sempre contento quando vengono rifatte le canzoni che ho musicato. Queste, in particolare, mi piacciono molto: loro sono proprio bravi” le parole di Di Francia.

Un battesimo “di fuoco” per un progetto tutto in divenire che potrebbe portare sui palchi campani e non solo un revival degli intramontabili successi del passato uniti a quelli più moderni e fusi con il racconto di una storia affascinante che, decenni fa, ha fatto da genesi a capolavori immensi del panorama musicale.

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