Caos in Romania-Kosovo, Rrahmani e compagni abbandonano la partita dopo i cori

Rrahmani in Romania-Kosovo


È stata definitivamente sospesa al 111′ la partita tra Romania Kosovo, valida per la UEFA Nations League. In pieno recupero, dopo uno stop di mezz’ora arrivato precedentemente per la stessa motivazione, i calciatori ospiti capitanati dal difensore del Calcio Napoli Amir Rrahmani, hanno abbandonato il terreno di gioco imboccando il tunnel degli spogliatoi senza fare più ritorno in campo.

“Il Kosovo è Serbia”, caos nel match con la Romania: Rrahmani e compagni lasciano il campo in anticipo rispetto alla fine

Alla base della clamorosa manifestazione di dissenso, i cori di discriminazione territoriale e razzismo che sono piovuti dagli spalti durante tutto l’arco del match. I supporters locali hanno infatti intonato ripetutamente lo slogan “Il Kosovo è Serbia“, facendo chiaro riferimento all’indipendenza dichiarata in maniera unilaterale dal paese il 17 febbraio 2008, mai accettata proprio dal governo serbo. Nel 2021, l’indipendenza del Kosovo è stata approvata da 101 paesi dell’ONU su 193.

Gli stessi episodi si erano verificati anche nel corso della gara d’andata. La federcalcio kosovara, tramite un tweet, ha espresso tutto il suo disappunto per l’episodio: “Così promuoviamo il razzismo davanti ai nostri giovani tifosi. Per un Paese dell’Unione Europea come la Romania non è accettabile”. 

Per la cronaca, l’arbitro ha poi fischiato la fine dell’incontro omologando di fatto lo 0-0 che era maturato fino a quel momento.


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