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Angela Celentano, si indaga sul presunto papà adottivo in Turchia: cosa sappiamo

Prorogata di altri 120 giorni le indagini per la “pista turca” sul caso Angela Celentano, la bambina di Vico Equense scomparsa nel nulla il 10 agosto del 1996 durante una gita sul Monte Faito. L’intento degli investigatori è quello di indagare ulteriormente sull’uomo che potrebbe aver adottato illegalmente la bambina, pista già ampiamente scartata ma che necessiterebbe di un’ultima e ulteriore verifica.

Angela Celentano, si indaga sulla pista turca

A disposizione delle autorità vi sarebbero soltanto altri 4 mesi per mettere il punto sulla cosiddetta “pista turca”, quella lanciata da Vincenza Trentinella, la donna che si sarebbe recata di persona in Turchia dopo aver raccolto le confidenze di un parroco sul destino di Angela Celentano.

Secondo la versione del sacerdote, poi venuta fuori dalle rivelazioni di Vincenza, Angela sarebbe stata condotta a Buyukada, un isolotto della Turchia, dove vivrebbe in compagnia di un uomo, Fafhi Bey, che si spaccerebbe per suo padre.

Trentinella lo avrebbe addirittura incontrato e scattato una fotografia alla figlia, la presunta Angela. La polizia scientifica, tuttavia, tramite una perizia elettronica avrebbe escluso la corrispondenza della persona raffigurata in foto con la ragazza scomparsa: i tratti somatici non corrisponderebbero.

L’ultimo accertamento, dunque, si focalizzerebbe soltanto su Fafhi Bey, di professione veterinario, e presunto papà adottivo di Angela in quanto durante il sopralluogo della polizia sarebbe stata perquisita erroneamente l’abitazione di un collega che lavorava come veterinario nel suo stesso studio e non la sua.

Si tratterebbe dell’ultimo tentativo per fugare ogni minimo dubbio sulla vicenda e che dovrà essere accettato dalle autorità turche. In assenza di risposte, trascorsi i 4 mesi, molto probabilmente anche la “pista turca”, l’unica forse ancora in piedi, potrebbe essere definitivamente archiviata.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre