Minacce di morte ad Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli: “Fatti i ca**i tuoi”


Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte

Antonello Sannino ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte a mezzo di messaggi ed SMS: il presidente di Antinoo Arcigay Napoli è da sempre attivista per i diritti della comunità LGBTQIA+.

Antonello Sannino, minacce di morte al presidente di Antinoo

È giunta da più parti e non soltanto da tutto il mondo LGBTQIA+ la solidarietà nei confronti di Antonello Sannino: il presidente di Antinoo Arcigay Napoli ha denunciato di aver ricevuto ripetute intimidazioni e minacce di morte.

Messaggi vili ed intimidatori da parte di individui rimasti nell’anonimato giunti nelle ultime 48 ore all’attivista napoletano che non si è mai risparmiato nelle battaglie a difesa dei diritti civili delle persone LGBT+.

Ma l’impegno di Sannino ha riguardato negli anni, più ampiamente, la tutela della legalità in un territorio troppo spesso segnato da comportamenti poco chiari e di discutibile trasparenza. Un’esposizione che sta esponendo il presidente di Antinoo Arcigay Napoli ad attacchi inaccettabili e preoccupanti, prontamente denunciati alle autorità competenti.

“Fatti i ca**i tuoi se vuoi campare 100 anni”

“Ricevo da due giorni continui messaggi e sms di minacce di morte dove mi intimano a farmi ‘i cazzi miei e a non fare politica’ – scrive Sannino sul suo profilo Facebook – se voglio, testualmente, campare 100 anni. Ho già denunciato tutto alla Questura centrale di Napoli. Ovviamente sono preoccupato, ma penso che la cosa più giusta sia la denuncia alle Forze dell’ordine ed ovviamente a voi tutte e tutti”.

Sannino, negli ultimi tempi, si è fatto promotore, tra le altre, di una importante iniziativa: l’istituzione in regione Campania dell’Osservatorio LGBTQIA+ di cui è presidente.

Nelle ultime uscite sui social ha anche preso posizione chiedendo che venga fatta luce sul suicidio di Gennaro Giordano, 39 enne che nella sua lettera di addio avrebbe fatto riferimento ad una situazione di mobbing sul posto di lavoro e contro il dirigente della SSC Turris Ettore Capriola per alcune espressioni omofobe pubblicate sul suo profilo social.

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