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Il Sud diventerà hub di innovazione e sviluppo: il progetto

Alessandro Caramiello e Maurizio Sibilio

Il Sud al centro di un percorso mirato a renderlo un hub europeo dell’innovazione tecnologica, con tutte le positive conseguenze del caso, tra cui la possibilità di attirare investimenti e cervelli (oltre a non far più emigrare i propri). Un progetto illustrato dal deputato Alessandro Caramiello e sposato dal Prorettore dell’Università di Salerno Maurizio Sibilio.

Il Mezzogiorno hub di innovazione e sviluppo

“L’intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud, Aree Fragili e Isole Minori”, che presiedo, è a lavoro per trasformare il Mezzogiorno in un hub europeo dell’innovazione, capace di attrarre talenti e investimenti. Con questo obiettivo, il nostro consesso istituzionale, composto da 50 parlamentari di tutte le forze politiche, ha annunciato nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera dei Deputati, la costituzione di una commissione speciale, che verrà coordinata dal Prorettore dell’Università di Salerno Maurizio Sibilio, che avrà il compito di sostenere normativamente settori fondamentali come l’intelligenza artificiale, la cyber security e la blockchain, con un occhio speciale rivolto al Sud”.

“Le premesse ci sono tutte: secondo recenti dati di Confindustria la macroregione italiana dove viene impiegata maggiormente l’intelligenza artificiale è il Mezzogiorno. Basti pensare che le imprese che utilizzano almeno una tecnologia AI in Europa sono circa l’8%, percentuale quasi in linea nel Sud Italia, contro il 6,2% della media nazionale italiana”.

“Pertanto, il futuro del nostro Paese può e deve passare dal Sud: è tempo di investire in questa trasformazione, di credere nelle potenzialità delle nostre università e delle nostre startup, di trasformare le sfide in opportunità. Insieme, possiamo rendere il Meridione la Silicon Valley italiana e per farlo siamo già a lavoro per scrivere una proposta di legge che presenteremo alla stampa a gennaio”.

“Sul tavolo la costituzione di un Comitato Interministeriale integrato con l’obiettivo di rafforzare gli investimenti in materia di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Cyber Security, prevedendo un apposito fondo di 500 milioni di euro, con una clausola ben specifica. Ovvero che il 50% degli investimenti territorializzabili ricadano nel Mezzogiorno, nelle aree interne e nelle isole minori del Paese”.