Presso la caserma dei Carabinieri di Torre del Greco si è presentata una coppia di coniugi, rispettivamente di 61 e 60 anni, per sporgere una denuncia. Inizialmente, sembrava trattarsi di una querela legata a problemi familiari di natura ordinaria, ma il comportamento della coppia ha destato subito qualche sospetto.
Il maresciallo, dopo averli accolti e ascoltati, ha notato un atteggiamento tra il timore e la diffidenza che ha spinto ad approfondire la situazione. Attraverso un’indagine preliminare, è emerso che l’uomo, già sottoposto a un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie, si trovava in violazione delle disposizioni a lui imposte. Infatti, la donna, che in quel momento era seduta accanto al marito, era proprio la parte offesa.
Inoltre, l’uomo avrebbe dovuto indossare un braccialetto elettronico, dispositivo che gli era stato applicato lo scorso ottobre su ordine dell’Autorità giudiziaria. Durante gli accertamenti, il braccialetto è stato notato dal personale dei Carabinieri, nascosto nel polsino del giubbotto dell’uomo.
Le indagini hanno rivelato che, contrariamente a quanto stabilito, la coppia aveva ripreso a vivere insieme a partire dallo scorso dicembre, senza che né la Procura né i Carabinieri ne fossero a conoscenza. Per eludere il sistema di localizzazione del braccialetto, i coniugi avevano adottato una strategia: la donna aveva lasciato il proprio smartphone, connesso al braccialetto, nell’auto del marito, lontano più di 500 metri dalla loro abitazione.
In seguito alla scoperta della violazione, il 61enne è stato arrestato per violazione della misura cautelare. La denuncia, intanto, è stata formalmente registrata.