Plusvalenze, perché il caso del Napoli è decisamente diverso da quello della Juventus


Il caso delle plusvalenze della SSC Napoli e quello della FC Juventus si differenziano per diversi aspetti, sia nei fatti contestati che nel trattamento ricevuto dalla giustizia sportiva e ordinaria.

Plusvalenze fittizie e falso in bilancio, le differenze (nette) tra Juventus e Napoli

Ecco le differenze principali, basata su quanto emerso finora:

Natura delle operazioni contestate

Juventus: Nel caso dei bianconeri, l’accusa si è concentrata su un presunto “sistema” di plusvalenze fittizie, ovvero una pratica strutturata e reiterata nel tempo per gonfiare artificialmente i bilanci.

Si parla di decine di operazioni (oltre 40 secondo alcune stime) che coinvolgevano scambi di giocatori, spesso giovani o di scarso valore reale, valutati a cifre considerate eccessive rispetto al loro valore di mercato.

Questo sistema sarebbe stato utilizzato per migliorare i conti in modo sistematico, con prove come intercettazioni telefoniche e documenti che dimostravano una consapevolezza interna alla società.

Napoli: Per il club di De Laurentiis, il caso ruota principalmente attorno a operazioni specifiche, in particolare il trasferimento di Victor Osimhen dal Lille nel 2020.

L’accusa riguarda una possibile plusvalenza fittizia legata alla valutazione di quattro giocatori (Karnezis, Liguori, Manzi e Palmieri) ceduti al Lille per un totale di circa 20 milioni di euro, somma ritenuta sproporzionata rispetto al loro valore effettivo (nessuno dei tre giovani ha mai giocato nel Lille, mentre Karnezis ha avuto un ruolo marginale).

Tuttavia, non sembra emergere un “sistema” articolato e continuativo come nel caso della Juventus, ma piuttosto un episodio isolato o occasionale.

Prove e indagini

Juventus: Le indagini sulla Juventus hanno prodotto un volume significativo di prove, tra cui intercettazioni telefoniche, documenti interni e delibere Consob, che hanno convinto la giustizia sportiva della FIGC a intervenire.

La Corte Federale d’Appello ha ritenuto che ci fosse un disegno premeditato per alterare i bilanci, portando a una penalizzazione di 15 punti (poi ridotta a 10) nella stagione 2022-2023 e sanzioni per i dirigenti.

Napoli: Nel caso del Napoli, le indagini sono partite dalla giustizia ordinaria (Procura di Roma) e si concentrano sul reato di falso in bilancio, con un rinvio a giudizio richiesto per Aurelio De Laurentiis e altri dirigenti nel febbraio 2025.

Tuttavia, la giustizia sportiva aveva precedentemente archiviato il caso Osimhen nel 2022, non ravvisando un sistema strutturato e ritenendo l’operazione un evento isolato. La FIGC ha escluso il Napoli dal processo sulle plusvalenze Juventus per “l’integrale assenza di operazioni di scambio dirette” con la Juventus stessa, limitando il coinvolgimento partenopeo a operazioni con altre società (come il Lille).

Trattamento da parte della giustizia sportiva

Juventus: La Juventus è stata penalizzata in modo diretto e immediato dalla giustizia sportiva, anche prima che il processo penale producesse risultati definitivi.

La FIGC ha agito sulla base di un’interpretazione più severa delle norme, punendo il club per violazioni dell’articolo 4 (slealtà sportiva) e 31 (correttezza nella gestione economica) del Codice di Giustizia Sportiva.

Napoli: La giustizia sportiva non ha finora sanzionato il Napoli per il caso Osimhen, considerandolo chiuso dopo l’assoluzione del 2022.

Perché si riapra un procedimento, dovrebbero emergere nuove prove decisive non considerate in precedenza, come sottolineato da esperti di diritto sportivo.

Questo riflette una differenza di approccio: la FIGC ha punito la Juventus per un sistema ritenuto provato, mentre per il Napoli non ha riscontrato lo stesso livello di gravità o sistematicità.

Impatto economico e contesto

Juventus: Le plusvalenze contestate alla Juventus rappresentavano una parte significativa del bilancio, con un impatto stimato di decine di milioni di euro su più anni.

La società, quotata in borsa, doveva rispettare requisiti di trasparenza finanziaria, e le operazioni sospette sono state viste come un tentativo di mascherare perdite strutturali.

Napoli: Le plusvalenze legate all’operazione Osimhen (circa 19,8 milioni di euro secondo il bilancio 2020-2021) incidono in modo meno rilevante sul totale dei ricavi del Napoli (8,7% del bilancio al 30 giugno 2021, contro il 4% circa delle 42 plusvalenze della Juventus sul suo bilancio).

Inoltre, il Napoli non è una società quotata, il che riduce la pressione immediata da organismi come la Consob.

In sintesi, il caso Juventus è stato trattato come un sistema strutturato di plusvalenze fittizie, punito severamente dalla giustizia sportiva sulla base di prove schiaccianti, mentre il caso Napoli riguarda episodi specifici (in primis Osimhen) ed è ancora in fase di sviluppo nella giustizia ordinaria, senza un impatto sportivo concreto al momento.

La differenza sta nella sistematicità, nel volume delle operazioni e nelle evidenze disponibili, che hanno portato la FIGC a intervenire in modo deciso contro la Juventus.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI