Scatta lo Stato di Mobilitazione Nazionale per i Campi Flegrei: che significa e cosa cambia
Mar 14, 2025 - Veronica Ronza
Stato di Mobilitazione nazionale ai Campi Flegrei
A seguito della forte scossa di terremoto registrata nella notte del 12 marzo, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto al Governo l’attivazione dello Stato di Mobilitazione Nazionale. L’istanza è stata accolta dal Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci.
Campi Flegrei, scatta lo Stato di Mobilitazione Nazionale: cos’è
Già il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, nell’intervista in diretta rilasciata a Vesuvio Live aveva reso noto il prossimo decisivo passo: quello di passare allo Stato di Mobilitazione Nazionale, tramite una esplicita richiesta effettuata dal Governatore campano.
Ad annunciarne la messa in atto è stato il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, sottolineando: “Il ministro Musumeci ha accolto le nostre istanze, è stato firmato il decreto che dispone la mobilitazione nazionale del servizio di Protezione Civile“.
Ma cosa comporterà in concreto questo nuovo provvedimento? Ad anticiparlo è ancora il primo cittadino puteolano: “Questo strumento ci permetterà di ricevere ulteriore assistenza da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e soprattutto aiuti dalle associazioni di volontariato e dalle colonne mobili gestite da altre Regioni. Ringrazio il presidente De Luca per aver avanzato la richiesta a nome della Protezione Civile regionale”.
Dunque lo stato di mobilitazione nazionale si traduce nel coinvolgimento coordinato delle Colonne mobili di altre Regioni e Province autonome e del volontariato organizzato di protezione civile, nonché delle strutture operative nazionali, allo scopo di concorrere ed assicurare l’assistenza e il soccorso alle popolazioni interessate.
Lo stato di mobilitazione, dunque, si lega ad una serie di interventi a tutela delle popolazioni colpite dalla crisi bradisismica. Si tratta di un particolare provvedimento che si adotta “in occasione o in vista di eventi che, per l’eccezionalità della situazione, possono manifestarsi con intensità tale da compromettere la vita, l’integrità fisica o beni di primaria importanza”.
In sostanza a cambiare saranno le attività di intervento a favore della cittadinanza, con maggiori forze in campo e volontari pronti a soddisfare le esigenze dei cittadini.