Terremoto Campi Flegrei
Nella serata di ieri, 14 marzo, due scosse di terremoto, avvenute a pochi minuti di distanza, hanno fatto tremare i Campi Flegrei e il Gargano, con epicentri localizzati rispettivamente nei pressi di Bagnoli e di Foggia. In molti si sono chiesti se i due eventi sismici fossero collegati in quanto anche quello avvenuto in Puglia sembra essere stato avvertito addirittura fino a Napoli.
Diverse scosse, anche abbastanza forti, si sono susseguite a Foggia. In particolare la prima di magnitudo 4.7, con profondità superficiale di circa 10 km, ha fatto sentire la sua forza anche nella provincia di Bari. A distanza di qualche minuto è stata registrata una seconda scossa.
A fornire chiarimenti in merito è stata Giovanna Amedei, presidente Ordine Geologi della Puglia, spiegando: “Le scosse avvenute quasi in contemporanea con quelle registrate nei Campi Flegrei mettono molta agitazione ma si tratta di due eventi sismici distinti e separati”.
“La paura è normale ma dobbiamo ricordare che viviamo in un’area appartenente alla Zona 2: sismicità medio-alta dove scosse anche forti sono possibili. Ricordiamoci sempre di sapere come comportarci in caso di terremoti e nelle fasi successive. Possono sembrare banalità ma non lo sono”.
Il fatto che la terra abbia tremato quasi nello stesso momento sia ai Campi Flegrei che a Foggia, dunque, resta soltanto un puro caso. E ciò in quanto la stessa natura dei due fenomeni è completamente diversa: nel Gargano il terremoto ha un origine tettonica, mentre nel Napoletano è di origine vulcanica, legato al fenomeno del bradisismo che interessa da sempre la zona.
Diversa anche la profondità dei due eventi sismici: 10 km per Foggia mentre ai Campi Flegrei si verificano quasi sempre scosse molto superficiali e per questo maggiormente avvertite dalla popolazione anche quando sono di bassa intensità.