Il babà più buono del mondo è di un pasticciere napoletano: con basilico e rosmarino

A Napoli il miglior babà del mondo


Non poteva non legarsi a Napoli il miglior babà d’Italia e del mondo incoronato alla quarta edizione del pastry contest Mille&UnBabà che si è tenuto nelle eleganti sale del Grand Hotel Vesuvio: a trionfare è stato Guglielmo Cavezza, titolare presso la pasticceria Mommy Cafè di Cicciano.

Da Napoli il miglior babà del mondo: vince Cavezza

Quest’anno il contest di pasticceria dedicato al celebre dolce partenopeo ha coinvolto i maestri pasticcieri delle più svariate nazionalità, attestandosi come competizione di stampo mondiale. Hanno preso parte al contest, infatti, pastry chef di origine peruviana, argentina, giapponese, iraniana, francese e, naturalmente, italiana.

La competizione, che si è svolta nelle sale del Grand Hotel Vesuvio di Napoli, con la conduzione di Francesca Romana Barberini, autrice di programmi enogastronomici e foodwriter, ha visto la partecipazione: della coppia italo peruviana Valentina Rosso & Beatriz Carmen Seminario; degli argentini Monica Thea Galante e Javier Garbiero; dell’interprete persiana Nazanin Majid; di Keiko Ochi, pasticcera giapponese; del napoletano Marco Ferrero, di stanza a Taranto e della giovane Giustina Brasiello, selezionati grazie al contributo dei giornalisti Chef Kumalé e Michiko Ohira.

A trionfare su tutti è stato Guglielmo Cavezza, maestro pasticciere napoletano a capo del Mommy Cafè di Cicciano, portando a casa una fornitura di 1000 kg di farina Mulino Caputo, un premio di 1000 euro e una “enorme soddisfazione”, come ha dichiarato lui stesso, dedicando la vittoria alla moglie.

A valutare positivamente la sua crezione, soprannominata Italo, è stata la giuria tecnica composta da Sal De Riso, Gennaro Esposito, Sabatino Sirica e Antimo Caputo, che lo ha giudicato tecnicamente impeccabile, nell’impasto e nella bagna, coraggioso negli inserti di rosmarino e basilico, perfettamente equilibrati dall’acidità dei frutti di bosco (mora, mirtillo e lampone).

Del resto tutti i concorrenti hanno presentato proposte innovative con ingredienti inediti per la tipologia di dolce che hanno reso omaggio alle rispettive culture gastronomiche: dal gin argentino al thè verde con sake, dall’acqua di rose alla lucuma fresca e allo zafferano, in composizioni che hanno arricchito, senza snaturare, l’essenza del babà.

Mille&UnBabà è un concorso che, già nel nome, evidenzia la nostra naturale propensione alla creatività e all’innovazione. Quest’anno, ci siamo spinti ancora un po’ oltre e, grazie all’internazionalizzazione della competizione, abbiamo assistito ad una ibridazione molto interessante, con l’esordio di nuovi aromi e di abbinamenti inediti, pur sempre nel rispetto della tripla lievitazione del classico Babà” – ha dichiarato Antimo Caputo.

“Ed è esattamente questo il risultato che intendiamo perseguire con i contest di pasticceria: incoraggiare il confronto tra le professionalità nazionali ed internazionali, stimolando i partecipanti a raccontare i dolci iconici napoletani con un linguaggio innovativo”.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI