A 1 anno non mangia e non respira, ha un grave tumore poi il miracolo a Napoli: è salva
Mar 20, 2025 - Veronica Ronza
L'Ospedale Santobono
Un altro delicatissimo intervento è stato portato a termine con successo all’ospedale Santobono di Napoli dove una bimba di un anno si è sottoposta alla rimozione di un ampio tumore retrofaringeo. La piccola paziente, negli ultimi tempi, non riusciva più a mangiare né respirare a causa della massa che ostruiva sia le vie aeree che l’apparato digerente, estendendosi dalla base cranio fino al collo, con aderenze alle tonsille, alle carotidi, ai nervi linguale e ipoglosso.
Napoli, grave tumore per bimba: rimosso al Santobono
La bimba, lo scorso ottobre, aveva iniziato a manifestare problemi respiratori come russamento e ostruzione, inizialmente attribuiti a un ingrossamento delle adenoidi. Una situazione che, tuttavia, tendeva ad aggravarsi sempre più con un sensibile peggioramento delle problematiche respiratorie accompagnate da difficoltà nel deglutire e un significativo calo di peso. Campanelli di allarme che avevano richiesto ulteriori accertamenti al termine dei quali è arrivata la diagnosi: neoplasia retrofaringea.
La bimba inizialmente era stata trattata con chemioterapia ma, dopo aver registrato un ulteriore ingrossamento della massa nel corso di un controllo, i medici hanno ritenuto opportuno richiedere una tracheostomia e una gastrostomia salva vita.
L’intervento, delicatissimo sia per la posizione del tumore che per l’estensione, è stato effettuato dall’equipe della UOSD Chirurgia Plastica, diretta dal dottor Marcello Zamparelli, in sinergia con l’equipe della Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari, guidata dalla professoressa Chiara Copelli, esperta in chirurgia oncologica e ricostruttiva.
“È stato necessario entrare chirurgicamente dalla mandibola che è stata prima aperta a libro e, successivamente, ricostruita con placche e viti. Un intervento che è perfettamente riuscito e ha permesso la completa rimozione del tumore senza complicanze e, soprattutto, senza che la piccola perdesse la funzionalità della mandibola stessa e degli organi coinvolti” – ha spiegato il dottor Zamparelli.
“L’asportazione della lesione è stata resa particolarmente delicata dalle dimensioni del tumore (8 cm di diametro), dalla giovanissima età della bimba, dalla sede e dagli stretti rapporti con strutture vitali (l’arteria carotide interna e la vena giugulare interna: i grossi vasi che portano e drenano sangue per e dal cervello) e con i nervi deputati al funzionamento degli organi della bocca. L’intervento, che è durato circa 6 ore, si è svolto senza complicazioni“ – ha aggiunto la prof. Copelli.
L’operazione è perfettamente riuscita, salvando la vita della piccola. Regolare il decorso post operatorio. E’ stato iniziato, senza complicanze, il progressivo svezzamento dalla tracheostomia mentre continua il percorso di alimentazione dalla gastrostomia per il recupero del peso.
“Un caso delicatissimo affrontato con elevata professionalità in tutte le fasi, dalla diagnosi all’intervento. Importante la collaborazione con la Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari, una sinergia che prosegue con successo e che ci permette di offrire approcci innovativi, con importanti benefici sia per il recupero post operatorio che per il miglioramento della qualità della vita dei nostri piccoli pazienti” – ha commentato Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Aorn Santobono-Pausilipon.