Rinvenuta al Vomero una delle maschere funerarie di Napoleone Bonaparte creata dal medico Francesco Carlo Antommarchi che accertò la morte dell’imperatore francese il 5 di maggio del 1821 sull’isola di Sant’Elena. Lo straordinario reperto era custodito da oltre cinquant’anni nello studio vomerese di Villa Haas, di Ennio Tomai, un’artista del Novecento italiano, studioso di storia, pittore e inventore.
L’incredibile scoperta, fatta da Luigi Mazzella, è avvenuta a seguito di un progetto di ristrutturazione avviato lo scorso anno dallo studioso: “Era stato accumulato materiale per più di un secolo – commenta il professore Luigi Mazzella- Spostando pesanti calchi in gesso, ho provato una forte emozione, rivedendo sugli scaffali la maschera funeraria di Napoleone, che Tomai mi aveva donato in segno di amicizia, quando ero ancora poco più di un ragazzo. Certo, non l’avevo dimenticata, ma riprenderla tra le mani mi ha fatto ricordare il passato”.
Il medico Antommarchi fece più di un calco del viso di Napoleone e l’esemplare partenopeo è identico a quello custodito nel Musèe de l’Armèe di Parigi; sull’autenticità del reperto, Luigi Mazzella non ha dubbi aggiungendo che :”Tomai studiò per mesi il calco e ricordo bene la serietà maniacale e l’accuratezza scientifica delle sue ricerche, mai avrebbe sostenuto l’autenticità della maschera, come fece quando me la donò, se si fosse trattato di un falso o se avesse avuto il ben che minimo dubbio”.