Napoli piange Diego, il presidente della Cantera: “Abbiamo fatto di tutto, a 14 anni non si può”
Mar 27, 2025 - Stefano Esposito
Napoli si è svegliata oggi avvolta da un profondo senso di dolore e incredulità per la tragica e improvvisa scomparsa di Diego De Vivo, un ragazzo di appena 14 anni, stroncato da un malore nel tardo pomeriggio di ieri. La giovane promessa del calcio si trovava presso la struttura della “Cantera Napoli”, dove si preparava a iniziare l’allenamento con i suoi compagni di squadra, quando il dramma si è consumato.
Napoli, Diego De Vivo muore a soli 14 anni per un malore prima di fare allenamento
Secondo le prime ricostruzioni, Diego si è accasciato al suolo poco prima di entrare in campo. Le sue condizioni sono apparse immediatamente critiche, e nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione da parte dei presenti e dei soccorritori, non c’è stato nulla da fare per salvarlo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini per fare luce sulle cause dell’accaduto. Il corpo del ragazzo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che nei prossimi giorni disporrà l’autopsia per chiarire le circostanze della morte.
La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente, gettando nello sconforto l’intera città. Napoli, da sempre legata visceralmente al calcio e ai suoi giovani talenti, piange la perdita di un ragazzo descritto da tutti come solare, appassionato e pieno di sogni.
Sui social network, in poche ore, sono comparsi decine di messaggi di cordoglio e ricordo. Tra questi, spicca quello del presidente della Cantera Napoli, Gianluca Festa, che ha voluto rendere omaggio a Diego con parole toccanti: un tributo a un giovane che, pur nella brevità della sua vita, aveva già lasciato un segno nei cuori di chi lo conosceva.
“Non ho forza, non ho parole, non ho più nulla. Dopo la morte di mio papà, questa tragedia mi ha ucciso. Diego sei cresciuto con noi, ti ho sempre detto che eri il classico numero 9 da grandi giocate… Come si può a 14 anni morire così, abbiamo fatto di tutto e la cosa più brutta è quella che si è impotenti davanti a questa tragedia. Diego sei e resterai un esempio per professionalità, educazione, rispetto, e vivrai per sempre. Ora silenzio e stringiamoci forte alla Famiglia e a tutti noi…. Ora insegna agli angeli come si fa Gol. Campione del mio Cuore. R.I.P. DIEGO VIVE”.