Campano vince 88 milioni al Superenalotto mentre si separa, la moglie pretende la metà


Un sogno milionario si trasforma in una disputa legale che tiene col fiato sospeso l’Italia. Un uomo di 51 anni, originario di Caserta, ha centrato il jackpot del Superenalotto vincendo la cifra stratosferica di 88 milioni di euro con un biglietto acquistato a Roma, in zona Giustiniana, durante una trasferta di lavoro.

Ma quella che doveva essere una svolta epocale nella sua vita si è rapidamente complicata: la moglie, una 47enne di Rovigo insegnante di pilates, da cui è in fase di separazione, ha scoperto la vincita e ora reclama la metà del premio, pari a 44 milioni di euro.

51enne campano vince 88 milioni al Superenalotto, la moglie chiede la metà

La vicenda, riportata da diverse testate nazionali, ha preso una piega inaspettata quando la donna, un’estetista a domicilio, ha intercettato alcuni messaggi che il marito aveva inviato alla sorella, nei quali esultava per il colpo di fortuna.

La coppia, sposata in regime di comunione legale dei beni, attraversava già da tempo una crisi coniugale, aggravata – secondo quanto riferito – dall’assenza di figli e da un tradimento dell’uomo, smascherato grazie a un investigatore privato ingaggiato dalla moglie mesi prima.

La scoperta e la reazione

Il biglietto vincente, costato appena 3 euro, è stato acquistato il 20 marzo in una tabaccheria romana.

L’uomo, un autotrasportatore o impiegato (le fonti variano sui dettagli della sua professione), avrebbe cercato di tenere nascosta la vincita alla consorte, ma il piano è fallito quando lei ha avuto accesso al suo telefono.

“Stiamo predisponendo un ricorso per separazione giudiziale dei coniugi per chiedere, in relazione a quella super vincita, un mantenimento di 5mila euro mensili, oppure, in alternativa, una liquidazione una tantum di 44 milioni di euro,” ha dichiarato l’avvocato della donna, Sergio Orlandi, dello studio legale Francesco Di Giovanni di Roma.

La richiesta si basa su un principio giuridico consolidato: secondo la Corte di Cassazione, le vincite al Superenalotto o ad altri giochi nazionali rientrano nella comunione legale dei beni, anche se il biglietto è stato acquistato con denaro personale di uno solo dei coniugi. Questo dettaglio legale potrebbe rivelarsi decisivo nella battaglia che si profila all’orizzonte.

Una storia di fortuna e conflitto

Dall’altra parte, i legali dell’uomo sostengono che la separazione fosse già stata concordata verbalmente prima della vincita e che lui avesse abbandonato il tetto coniugale da mesi. Secondo questa tesi, il premio rappresenterebbe un evento personale successivo alla fine effettiva del matrimonio, escludendo la moglie da qualsiasi diritto sulla somma. Tuttavia, la questione è tutt’altro che semplice e sarà un tribunale a dover stabilire chi avrà la meglio.

La storia ha rapidamente catturato l’attenzione del pubblico, dividendo l’opinione tra chi simpatizza con la donna, tradita e ora determinata a ottenere ciò che le spetta, e chi considera la vincita un colpo di fortuna personale dell’uomo. Intanto, il vincitore, che probabilmente sperava di godersi il premio in tranquillità, si ritrova al centro di una “guerra dei Roses” che rischia di trascinarsi per mesi nelle aule giudiziarie.

Un caso che fa discutere

Questo episodio non è solo una curiosità di cronaca, ma solleva interrogativi più ampi sul rapporto tra fortuna, matrimonio e legge. Mentre il jackpot da 88 milioni continua a far sognare milioni di italiani, per il protagonista di questa vicenda la realtà è ben diversa: da milionario a contendente in una disputa che potrebbe costargli caro. La parola ora passa ai giudici, ma una cosa è certa: questa vincita da record non sarà dimenticata facilmente.


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