Pesava 312 kg ed aveva un tumore a 35 anni, la rinascita dopo l’intervento record: è salvo
Apr 14, 2025 - Veronica Ronza
Paziente e team Obesity Center Bari
Un intervento di successo è stato effettuato all’Obesity Center GVM di Santa Maria Hospital, a Bari, sotto la guida del medico campano Antonio Braun, donando una nuova speranza di vita ad un giovane paziente napoletano che a soli 35 anni aveva raggiunto un peso di 312 kg, scoprendo allo stesso tempo di essere affetto anche da un tumore alla tiroide.
Intervento di successo all’Obesity Center di Bari
Renato, 35 anni, cresciuto a Napoli, a causa del suo considerevole peso, nonostante la sua giovane età, era ormai sopraffatto dalle difficoltà della quotidianità. Per questo motivo ha scelto di cambiare la sua vita grazie alla chirurgia bariatrica..
“Il rapporto con il cibo era tutto per me, un’esperienza sensoriale, una poesia. Non riuscivo più a camminare con i miei figli, a giocare con loro e persino fare la spesa. Mi trovavo costretto a rimanere in macchina, aspettando che qualcun altro facesse ciò che io non potevo più fare” – ha raccontato il paziente.
Una situazione che lo ha portato ad una profonda sofferenza emotiva e alla consapevolezza di dover trovare una soluzione. Così, dopo diete alimentari fallite e il rifiuto di diversi medici ad operare, si è rivolto al dottor Braun e all’equipe dell’Obesity Center GMV di Santa Maria Hospital, struttura di GVM Care e Research accreditata con il SSN. Qui ha scoperto di essere affetto anche da una patologia oncologica.
“Durante gli esami preoperatori è emersa una diagnosi inaspettata, ovvero un tumore alla tiroide. La patologia, silente fino a quel momento, è stata identificata grazie agli approfonditi controlli eseguiti nell’Obesity Center, sottolineando ancora una volta l’importanza di un approccio multidisciplinare e di una valutazione accurata dei pazienti con obesità grave. La neoplasia è stata trattata tempestivamente con un intervento chirurgico di asportazione della tiroide, consentendo al paziente di guarire completamente prima di procedere, a circa un anno di distanza, con la chirurgia bariatrica” – ha spiegato il dottor Braun.
Affrontata la patologia tumorale, Renato, che nel frattempo aveva perso qualche chilo scendendo a 295 kg, è stato sottoposto a un intervento di sleeve gastrectomy che ha comportato la riduzione dello stomaco del 70-80%. La procedura è stata eseguita con successo con soli tre accessi laparoscopici in circa 40 minuti e, dopo appena due ore dall’operazione, il paziente era già in piedi.
“Questo caso ha evidenziato l’importanza di un centro dedicato alla chirurgia dell’obesità dove pazienti con condizioni complesse possono essere trattati con un approccio multidisciplinare. L’obesità grave è una patologia che richiede un trattamento altamente specializzato, che solo strutture dedicate possono garantire” – ha continuato il dottor Braun.
“In un Obesity Center, il paziente viene seguito da un team di esperti che include chirurghi bariatrici, nutrizionisti, endocrinologi, cardiologi, psicologi e fisioterapisti, in grado di affrontare ogni aspetto della sua salute e del suo recupero. L’Obesity Center di Santa Maria Hospital nasce proprio con questa missione: fornire un percorso accurato e personalizzato per ogni paziente, aumentando le probabilità di successo, abbassando i tassi di recidiva, e migliorando la qualità della vita a lungo termine”.
Il paziente è stato dimesso dall’ospedale e ora segue un percorso di recupero con il supporto di nutrizionisti, endocrinologi e psicologi, fondamentali per un cambiamento di vita duraturo. Una doppia rinascita per Renato che ha commentato: “Dopo l’intervento, la fame non è più la stessa, il rapporto con il cibo cambia. Ma ciò che conta è il supporto continuo, il follow-up è essenziale per il successo a lungo termine”.
“A chi si trova nella mia stessa situazione dico: non aspettate! Non lasciate che il peso vi rubi la vita. Questo intervento mi ha ridato la speranza, mi ha restituito la libertà di muovermi, di stare con la mia famiglia, di vivere davvero. Un ringraziamento speciale va all’equipe del dottor Braun, ai medici, agli infermieri, agli operatori socio-sanitari e a mia moglie, che mi ha supportato finora e che continuerà a starmi accanto in questo percorso”.